“À la guerre come à la guerre”, così direbbero i francesi, anche se spesso si dà una traduzione più guerrafondaia, invece s’intende che a tutto c’è una reazione: l’avv. Michele Cianci è stato riconfermato al ruolo di amministratore unico della società municipalizzata “Barletta Servizi Ambientali”, e per conseguenza le dimissioni di tre assessori, uno già le aveva presentate la settimana scorsa, che fanno riferimento a gruppi consiliari vicini al consigliere regionale del Partito Democratico (in teoria all’opposizione di quest’amministrazione comunale), Filippo Caracciolo.

La crisi politica a Palazzo di Città non si è mai placata dall’inizio della sindacatura di Cannito. In questi giorni il nuovo braccio di ferro. Cannito ha voluto riconfermare Cianci, e, infatti, si sono dimessi altri due assessori e ben sette consiglieri comunali escono dalla maggioranza, per offrirle unicamente appoggio esterno. Gli assessori che si sono dimessi ieri pomeriggio, Carbone e Salvemini, sono i due nomi su cui già dal loro insediamento hanno fatto storcere il naso a molti, facendo parlare di familismo. Durante l’ultimo Consiglio comunale, la gestione Cianci è stata incensata da gran parte dell’opposizione, visto il gioco sotteso.

Forse tutto è cambiato, affinché nulla cambi. Ancora una volta. I numeri si vanno restringendo e per Cannito la strada non sarà semplice: possiamo aspettarci un nuovo colpo di reni del Sindaco?