Una competizione “senza competizione” quella che ha ravvivato la splendida cornice di villa Bonelli nella giornata di ieri, 26 luglio. Il luogo ha ospitato infatti l’evento “Orienteering TiSfida a Barletta”, patrocinato dal comune di Barletta, organizzato da ASD Orienteering Academy Puglia e che rientra nel grande calderone dell’Estate Barlettana 2021, con in previsione un secondo appuntamento il 1° settembre presso il Parco dell’Umanità. Un ennesimo trionfante anniversario per l’attività ludico sportiva, che per la sesta volta consecutiva ha mirato a creare un clima di inclusione e partecipazione collettiva, una gara dove non erano previsti vincitori, o forse, per meglio dire, dove tutti indistintamente hanno impugnato la vittoria. Collante di fondo, come il titolo della manifestazione sociale suggerisce, l’orienteering, disciplina sportiva nata nei paesi di discendenza norrena, che consiste nell’effettuare un percorso scandito da tappe, dette punti di controllo, muniti di una cartina dettagliata che fornisce informazioni utili sul percorso e che segnala con dei cerchi le diverse soste numerate.

L’evento, aperto alla cittadinanza e dall’ingresso completamente gratuito, ha visto la partecipazione dei giovani avventurieri (anche affetti da disabilità intellettiva) della scuola secondaria di primo grado Ettore Fieramosca, dell’istituto comprensivo statale Raffaele Musti e la collaborazione della Confraternita di Misericordia di Barletta, che ha fornito supporto logistico per fronteggiare l’insorgenza di eventuali problematiche. La novità ben pensata quest’anno è stata la scelta dei diversi punti di controllo che i bambini dovevano raggiungere: non semplici fermate, ma un passepartout per imparare, attraverso immagini ritraenti personaggi, luoghi ed accadimenti che hanno lastricato la storia della città della Disfida e della Puglia. Ettore Fieramosca, la Madonna dello Sterpeto, Piripicchio al secolo Michele Genovese, Federico II di Svevia, il monumento dei Caduti in guerra, Giuseppe De Nittis, Pietro Mennea, Eraclio e in ultimo la settecentesca villa Bonelli: questi i punti di approdo del percorso, un vero e proprio itinerario nell’apprendimento, contornato da un’attività divertente e gioiosa che ha coinvolto grandi e piccoli. A conclusione del tragitto, i bambini hanno assistito ad una esauriente spiegazione relativa alle immagini trovate lungo il cammino, un importante innesto nella storia locale.

«Una volta terminata la gara i ragazzi hanno ricevuto una medaglia simbolica – spiega Giacomo Caporusso, uno degli apripista organizzatori della manifestazione – perché oggi in realtà non era una gara ma una dimostrazione di quella che è l’attività fisica dell’orienteering. Oltre alla disciplina e a quella che può essere definita una competizione, abbiamo previsto un discorso relativo all’importanza dell’ecologia ma soprattutto abbiamo voluto riunire le famiglie. È stato un evento pensato per i bambini e per i loro genitori, per far trascorrere loro una giornata bella e serena dopo tanto tempo». Un vero e proprio volano di entusiasmo e originalità insomma, che ha fornito uno spunto prezioso per miscelare amore per il sapere e per lo svago in una cornice di gran pregio.

 

A cura di Carol Serafino