«Spalle al muro, è così che il sindaco Cannito adesso si ritrova – così, in una nota, il gruppo Cantiere Barletta. E la responsabilità è solo sua. Avevamo tentato in tutti i modi di evitare il tracollo, indicandogli in più circostanze la necessità di una netta inversione di rotta ma siamo stati ignorati e persino accusati di perseguire interessi personali. Adesso, però, i fatti continuano a darci ragione; abbiamo quindi deciso di non essere presenti al consiglio comunale di oggi per non diventare complici di quel tentativo maldestro del primo cittadino di unire i cocci di una nuova giunta, che nuova non è, facendo ulteriormente emergere tutti quei problemi ormai irrisolvibili che Cannito vuole ostinatamente ignorare. E ci risparmi il solito vittimismo, perché non è più tollerabile. Come si può far finta di nulla dinanzi a uno scenario simile? Gli assessori recentemente nominati, per stessa ammissione del sindaco, avrebbero scarse competenze. La maggioranza è in frantumi e la città è costretta ad assistere a un inesorabile declino. In questa condizione, è impossibile anche solo immaginare il tanto auspicato rilancio della città che Cannito continua a sostenere di voler compiere, senza però rendersi conto di non essere in grado di farlo: da soli non si va da nessuna parte. L’incapacità amministrativa del primo cittadino ha causato già sin troppi danni e non permetteremo che altri ce ne siano. Per questo, ribadiamo con fermezza la nostra posizione e invitiamo nuovamente il sindaco a fare un passo indietro, rassegnando le dimissioni, come ultimo atto di un percorso che nel tempo si è rivelato completamente diverso da quello iniziale al quale noi per primi avevamo aderito. Con la differenza che noi, coerentemente e nel rispetto del mandato degli elettori, un passo indietro lo abbiamo già fatto, sfilandoci dalla maggioranza. Adesso, tocca al sindaco».