Una comunità alla deriva. Un piano inclinato verso il peggio. Verso l’estinzione? Ci chiediamo dopo queste tragedie: possiamo cambiare le cose? Forse resta solo la nostra testimonianza in ogni piccolo gesto della giornata. Noi alla fine siamo quello che facciamo, che abbiamo fatto. Bisognerebbe sostituire la violenza con la gentilezza, per esempio, con la quale pare si ottenga tutto. La violenza contro la violenza genera guerra. La gentilezza in ogni momento genera trasformazione. Tanto non arriva la cavalleria, non arrivano “i nostri” a liberarci dagli indiani. Quelli sono film. Dipende da ognuno di noi. Singolarmente. Senza aspettare nessun altro. Certo non è facile. Perché sarebbe un miracolo. Il resto è solo bla bla. Ciao Claudio, arrivederci”: con queste parole lo street artist barlettano Giacomo Borraccino, meglio conosciuto come Borgiac, destina il suo saluto al giovane Claudio Lasala, brutalmente assassinato durante la notte tra il 29 e il 30 ottobre.

E Giacomo quel “piccolo gesto della giornata” lo ha messo in pratica, con i suoi strumenti, con le sue “armi”: i pennelli, che da sempre sceglie come veicolo per poter lanciare un messaggio. A pochi passi dal maniero di Federico II, lì dove si è consumato il dramma, l’artista ha dipinto un cuore che sovrasta il nome di Claudio, mentre in basso un coltello con una punta a forma di rosa simboleggia l’arma da taglio con cui il ragazzo ha perso la vita. A volte le parole non sono abbastanza per poter gridare aiuto. A volte bisogna far parlare i disegni, le immagini, tutto ciò che possa avere una presa visiva potente. Quello di cui l’arte di Giacomo è capace.

A cura di Carol Serafino