Un incontro, oggi pomeriggio presso i Giardini De Nittis, ha chiamato i diversi attivisti barlettani del M5S per confrontarsi al loro interno sulla questione più urgente: le prossime amministrative in città. Alla presenza del sen. Ruggiero Quarto, i consiglieri comunali uscenti, Mariangela Carone, Antonio Coriolano, Giuseppe Basile, hanno voluto chiarire la posizione del Movimento, sondando gli umori dei militanti.

Se avevamo indicato il ritardo del Terzo polo sulla scelta del candidato sindaco, il M5S lo è ancora di più. Infatti, non c’è ancora un nome, probabilmente anche per aver atteso le possibilità di incontri pubblici in presenza e per aver comunque seguito gli incontri con gli altri schieramenti, come ci ha raccontato la Carone: «Ci abbiamo messo un po’ perché le condizioni della diffusione del covid ci hanno precluso gli incontri in presenza. Quindi abbiamo invitato tutti gli iscritti di Barletta per sentire la loro voce; perché noi di Barletta abbiamo riscontrato difficoltà a seguire la linea nazionale che ci voleva inevitabilmente alleati nella coalizione di centrosinistra, che sostiene la Scommegna. Non perché ci siano difficoltà a prescindere ad allearci con il PD, ma perché le situazioni territoriali, i personaggi locali hanno scelto una strada di fatto imposta dal presidente Emiliano. Questo ci ha portato a non poter condividere quel percorso». Scelta che pare non ammettere la partecipazione nella stessa giunta regionale proprio di Michele Emiliano.

Diversi gli incontri svoltisi in queste settimane, anche con il PD: «Non ci è mai stata data la possibilità – continua la Carone – di discutere anche sulla compagine che doveva comporre questa coalizione. Per il PD era inevitabile tenere una decina di ex consiglieri comunali dell’ex Amministrazione Cannito, passati in blocco nella coalizione della Scommegna. Quindi non è stato possibile costruire una coalizione condivisa con il PD».

La strada si è interrotta anche con il Terzo Polo: «Pensavo che fosse veramente un’alternativa possibile, ma nessuno riusciva a fare un passo indietro per esprimere un nome per un candidato sindaco. Le primarie alla fine sono una sconfitta rispetto alla costruzione di una coalizione. Noi quando siamo andati a quel tavolo abbiamo messo in conto di rinunciare ad un nome nostro, del M5S, per individuare un nome terzo che potesse rappresentare l’intera coalizione e però questa stessa proposta non è stata accolta in alcun modo, soprattutto da Sinistra Italiana e le altre forze che fanno riferimento a Doronzo, che per un mese non solo non ci hanno detto che era il loro candidato sindaco, ma ci hanno imposto queste primarie al buio».

Dunque, probabilmente, il candidato del M5S sarà il 4°, in seguito ad una concertazione interna, di cui sapremo nei prossimi giorni.