Da Monaco a Barletta, dai lager nazisti a casa: un viaggio lungo 1.700 chilometri, per 68 tappe, da affrontare rigorosamente a piedi, così come aveva fatto suo padre, più di 70 anni fa. È la straordinaria impresa che si appresta a compiere un 73enne barlettano, Pasquale Caputo, con il sogno, coltivato fin da bambino, di ripercorrere le orme del suo papà, un deportato di guerra in Germania, rifacendo a piedi la strada che gli restituì la libertà.

Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa organizzata al Polo Universitario dell’ospedale “Dimiccoli”, sono stati illustrati i dettagli dell’iniziativa, che comincerà venerdì 6 maggio, quando Pasquale partirà per Monaco. Qui visiterà i luoghi in cui è stato prigioniero suo padre, per poi mettersi in cammino verso Barletta, dove arriverà nel mese di luglio. Esattamente come suo papà.

Sportivo da sempre, Pasquale dall’età della pensione ad oggi ha già corso 25 maratone. Per tutto il cammino, sarà costantemente monitorato attraverso strumenti innovativi di telemedicina messi a disposizione da AReSS Puglia.

Un’iniziativa di cui il 73enne barlettano, con la sua impresa, è diventato testimonial. Un progetto di educazione sanitaria che coinvolge tutti gli over 55 della Bat, per diffondere corretti stili di vita mediante l’uso di un’app.