«Resistenza pugliese!», il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è sicuro che la sua regione darà una grande prova di resistenza, sarà la Stalingrado di Italia; «Il punto da cui ripartire», sempre avendo in mente quella che fu la ‘Primavera pugliese’.

Ieri pomeriggio, il Governatore pugliese ha fatto tappa a Barletta, per la campagna elettorale del Partito Democratico, accompagnato dal responsabile delle autonomie territoriali ed enti locali per il PD, il biscegliese Francesco Boccia, e i candidati alla Camera per la nostra circoscrizione: Sabino Zinni all’uninominale; mentre nel listino del plurinominale: 1. Raffaele Piemontese (vicepresidente della Regione Puglia); 2. Debora Ciliento (consigliere regionale); 3. Giovanni Vurchio (presidente del Consiglio Comunale di Andria); 4. Shady Mohammad Alizadeh (Direzione nazionale PD).

Tra il pubblico, presenti alcuni esponenti del partito locale e regionale, come i consiglieri Filippo Caracciolo e Giuseppe Tupputi, oltre ad alcuni esponenti di centrosinistra del Consiglio comunale di Barletta, tra cui l’ex candidata sindaco Santa Scommegna.

«Candidare una donna che fa politiche maschiliste [Meloni, ndr.] ed ha un’idea falsificata delle problematiche femminili è un problema – sottolinea Michele Emiliano – […] La Puglia è il laboratorio della politica italiana, abbiamo tirato dentro alle liste tutte le varie formazioni civiche; è stata un’operazione politica di grandissimo livello e Letta ha condotto bene questa partita e infatti la Puglia è una delle regioni con più candidati».

Il suo intervento si è soffermato sul resoconto di quella che è stata la sua esperienza prima come sindaco di Bari e poi come governatore pugliese. Certo, pesa a Barletta non avere una candidatura eleggibile, dopo la mancata riconferma per la senatrice uscente Assuntela Messina. «La comunità del Partito – è intervenuto Boccia – ci chiede di essere all’altezza. L’impegno è diverso da nord a sud: al Sud sembra che il Movimento 5 Stelle sia tornato ad essere importante e nello stesso tempo la Lega sembra essere scomparsa in Puglia, probabilmente diluiti in Fratelli d’Italia. Bisogna ricucire quello scollamento tra il partito e la società. Ma lo spartiacque di questa campagna elettorale, il senso della differenza tra noi e la destra è l’Europa. Con Michele, vincemmo in Puglia, nonostante i sondaggi, perché riuscimmo a convincere i pugliesi che quella stagione iniziata nel 2004 andava salvata. E ora, anche i Paesi del Nord Europa sanno che quando si parla di Scuola e di Sanità non si può parlare di vincoli di Bilancio. C’è voluta una pandemia ma ci sono arrivati. In quell’occasione la Puglia ha dato il più grande contributo di personale medico. Nelle liste pugliesi, votando la Lega, si butta via un seggio pugliese, consentendo un seggio in più a qualche amico di Pontida. Noi siamo qui con i nostri limiti, la nostra serietà e capacità di esserci; questa è la grande comunità del PD, vogliamo ripetere il grande miracolo pugliese». Hanno fatto seguito i brevi interventi dei candidati, nell’incontro moderato dal prof. Antonio Francesco Diviccaro, dirigente scolastico presso l’istituto “Garrone” di Barletta. La serata è stata dedicata al ricordo del già segretario cittadino del PD, Franco Ferrara, prematuramente scomparso nelle scorse settimane.