Deposito Eni ,

«Ritengo utile – si legge in una nota di chiarimento dell’assessore all’Ambiente, Anna Maria Riefolo a proposito dell’ex deposito ENI – anche per rispetto verso la mia delega, precisare in merito ad alcune note apparse a mezzo stampa che prendevano spunto dal verbale di riunione della VII commissione Ambiente, Verde pubblico, Servizi pubblici, riunitasi in data 21 ottobre 2022.

Ho rispetto istituzionale verso il lavoro svolto dalle Commissioni Consiliari, soprattutto verso quella relativa al comparto ambientale. Lavoro che viene svolto in maniera eccellente quando tutte le parti, ognuna per le proprie competenze, collabora per un risultato finale a vantaggio dei cittadini. Duole, e lo sottolineo, notare che Il verbale in questione sia stato elaborato in modo estremamente sintetico e che questo riporti solo una piccola parte di un discorso più ampio ed articolato che nella sua interezza assumeva un senso più chiaro.

Preciso che non intendo fare una revisione ex post, un “mi avete male interpretato” di cui spesso la politica è preda ma ribadire le esatte parole da me proferite in sede di Commissione, alla presenza di tutti i convenuti, consiglieri e non. Intendo che si discuta solo e soltanto su quanto da me detto e non su estratti, che sicuramente gli attenti lettori e cittadini non meritano (parlando di documenti pubblici pubblicati in Albo Pretorio, “riassunto” pulsante di ciò che avviene in termini istituzionali).

Rispetto al tema in oggetto mi interessa quindi ribadire le parole da me usate in sede di Commissione. Innanzitutto, ribadire che la decisione sulla destinazione dell’area Ex deposito di oli minerali Agip Fuel, debba essere rimessa alla volontà superiore dei cittadini; si tratta infatti di una scelta che travalica la durata del mandato amministrativo che ci è stato concesso e impatta sul futuro della città, pertanto ritengo fondamentale che siano i cittadini ad esprimersi.

La soluzione migliore in un’ottica di responsabilità e tutela dell’ambiente e della salute pubblica sarebbe stata “la bonifica totale” considerato che sin dal 2010, quando è stato avviato il procedimento ambientale il sito dell’Ex deposito oli Agip è risultato contaminato da idrocarburi e metalli pesanti: tuttavia nel corso degli anni nessun esponente delle amministrazioni che si sono succedute ha mai rivolto ad ENI questa richiesta.

Nel 2020 la società Eni rewind S.p.A., ha presentato alla Regione il progetto operativo di bonifica e messa in sicurezza permanente che a seguito di una serie di conferenze di servizi a cui hanno preso parte i vari enti ciascuno per propria competenza, è stato approvato definitivamente lo scorso settembre.

L’intervento – prosegue la nota – prevede una parziale bonifica per asportazione dei terreni superficiali contaminati nelle aree a verde, che tuttavia comporterà l’abbattimento delle alberature presenti e la messa in sicurezza permanente del suolo superficiale delle restanti aree.Considerata l’attenzione che i cittadini hanno dimostrato relativamente al futuro urbanistico di questa area ritengo che sia doveroso confrontarsi sul tema con la città, al fine di individuare la scelta migliore, che sconti il più ampio consenso possibile, mi auguro che si vada nella direzione da me auspicata.

Considero il lavoro che svolgo, assecondando la mia delega assessorile, come assolutamente servile al bene comune. Trovo corretto dunque – si conclude la nota – che il mio pensiero sia integralmente riportato. Evitiamo interpretazioni politiche, lavoriamo tutti insieme. Barletta ha tantissimi margini di miglioramento dal punto di vista ambientale per cui io sono e sarò sempre a disposizione».