Qualcuno a luglio, in pochi a dire il vero, avrebbe firmato per rendere Barletta-Casarano del 5 marzo 2023 uno scontro diretto per la promozione in Serie C. Ieri, probabilmente, abbiamo assistito alla gara più bella del campionato di Serie D tra due realtà blasonate e in uno scenario che ha avuto poco a che vedere con la Serie D e a cui sarebbe strettissima anche la terza serie.

Di fronte un Casarano grandi firme, con le assenze pesanti di Saraniti e Monaco, ma rinforzato, come probabilmente nessun’altra squadra, da un mercato invernale ”faraonico” con inserimenti di categoria superiore quali Mercurio, Cipolletta e quel Nicola Citro(ieri in gol per il momentaneo 0-1 ndr) che, fino a pochi anni fa, sognava la Serie A con il Trapani. Un’autentica corazzata, guidata da un tecnico, Foglia Manzillo, che si presentava al ”Puttilli” con il bottino di 9 punti in 3 gare e con l’ambizione di accorciare ulteriormente dalla Cavese. E sullo 0-2 in pochi probabilmente avrebbero potuto ipotizzare una reazione così importante e significativa da parte di una squadra di qualità ma condizionata, a detta dello stesso Farina, dalle assenze pesanti degli squalificati Petta e Di Piazza e dell’infortunato Lattanzio, presente ieri in distinta ma inutilizzabile.

E invece, per l’ennesima volta nell’arco di questa stagione, il Barletta ha dimostrato di valere la posizione in classifica che occupa. Prima il colpo di testa vincente di capitan Pollidori, che ha dato uno scossone ad un ambiente già di per sé ”infuocato”, poi il pari con il primo centro di Miky Scaringella e, infine, il momentaneo vantaggio di Peppe Telera sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il gol del definitivo 3-3 di Guastamacchia ha lasciato sicuramente amaro in bocca, ma non può cancellare quello che ieri è stato prodotto in campo. La reazione del Barletta è stata un mix di voglia, determinazione, ma anche qualità. Sì perché una squadra che rimonta tre reti a questo Casarano ha qualità e ha tutte le carte in regola per giocarsi le sue chance per la promozione diretta. Pur trovandosi nel girone più competitivo, pur essendo ora a -4 dalla Cavese che ha ritrovato serenità dopo il successo di Molfetta. Questo Barletta è una grande squadra, una squadra andata oltre i ”nomi” che, quasi fantacalcisticamente, stuzzicano i palati dei conoscitori di calcio, una squadra in cui il gruppo viene prima del singolo. E con queste premesse si riparte per la gara in trasferta con l’Afragolese: altro match importante contro una squadra che deve mantenere la categoria, nonostante le premesse iniziali della stagione. A proposito di ”nomi”.

Intanto, arrivano notizie positive dopo il brutto infortunio occorso a Tipaldi, difensore del Casarano vittima di un colpo subito da Cristallo negli ultimi minuti del primo tempo. Il giocatore è stato dimesso dall’ospedale ”Dimiccoli” e ha fatto ritorno nella città salentina. Una bella notizia che fa tirare un sospiro di sollievo dopo la drammaticità e lo sconforto che hanno preso il sopravvento negli attimi immediatamente successivi alla brutta caduta.

A cura di Giacomo Colaprice