Nuove separazioni in casa Barletta 1922. Dopo l’ufficiale passo indietro di Francesco Divittorio, che nella scorsa settimana ha rassegnato le sue dimissioni attraverso una nota diffusa a mezzo stampa, cui va aggiunta quella ufficiosa con il tecnico Francesco Farina, che ha comunicato di aver chiuso il suo ciclo in biancorosso, non sarebbe stata trovata la quadra con il direttore generale Beppe Iannone.

Nonostante i tentativi di mediazione portati avanti negli ultimi giorni tra lo stesso Iannone e il presidente Mario Dimiccoli, che sarebbero potuti coincidere con il rientro di Savino Daleno come direttore sportivo, nella giornata di ieri si sarebbe arrivati alla decisione finale: entrambi non ci saranno nell’organigramma del Barletta che parteciperà al prossimo campionato di Serie D. Diversi interrogativi sorgono a questo punto spontanei, nonostante le rassicurazioni del presidente che ieri, in un’intervista presso un’emittente televisiva, ha comunque ribadito la sua volontà di disputare un campionato importante. Una stagione ambiziosa che, al momento, e i fatti recitano questo, è in procinto di partire con diverse caselle ancora da colmare.

E allora si attenderà, ma questo è nell’ordine delle ultime settimane, a lunedì-martedì, giorni dichiaratamente individuati da Dimiccoli come ”dead-line” per la comunicazione dell’organigramma e del nuovo staff tecnico. In tal senso, favoriti delle ultime ore sarebbero, ma il condizionale è d’obbligo, il ds Luigi Pavarese, con un passato recente ad Afragola, e Ciro Ginestra, in questa stagione ad Altamura(esonerato a marzo ndr), come nuova guida tecnica della squadra. Restano comunque in corsa diversi profili per questo finale di giugno rovente non solo per quanto riguarda le alte temperature tropicali. Intanto, conferenza convocata da tutta la stampa sportiva barlettana prevista questa sera alle ore 19, con invito allo stesso patron biancorosso: sul tavolo la necessità di confronto con l’attuale proprietà dopo perduranti silenzi e scelte unilaterali a livello comunicativo.

Foto di Sergio Porcelli

A cura di Giacomo Colaprice