La macabra scoperta al ritorno dalla campagna dopo tre giorni lontano da casa. Non si era accorto di nulla Francesco Caporusso, l’agricoltore barlettano che questa mattina, di rientro nella sua villetta a schiera in viale delle Belle Arti, nel quartiere Barberini di Barletta, ha ritrovato senza vita i corpi della moglie Raffaella Dimiccoli, 73 anni e di suo figlio Michele Caporusso, di 53. Lo stato dei cadaveri farebbe risalire il decesso a diversi giorni prima.

Nessuna ipotesi viene esclusa dagli inquirenti almeno sino a quando gli accertamenti medico-legali non chiariranno le cause della morte di madre e figlio, quasi certamente collegate. Stando alle prime indiscrezioni il 53enne presentava ustioni probabilmente causate da una sostanza caustica, in un’altra stanza la donna riversa su un fianco. Le indagini condotte dai carabinieri con il supporto dei colleghi della sezioni investigazioni scientifiche, sono coordinate dal magistrato Francesco Aiello della Procura di Trani. Al vaglio degli inquirenti la posizione di Francesco Caporusso e dell’altro figlio che con lui si sarebbe allontanato per tre giorni in un’abitazione di campagna. Per i parenti delle due vittime sullo sfondo di questa tragedia c’è una storia familiare segnata da una estrema condizione di disagio. Raffaella Dimiccoli non era in grado di far fronte da sola alle faccende domestiche mentre suo figlio, affetto da mutismo, dipendeva completamente dalle cure dei familiari. «Persone che avevano bisogno di aiuto – dicono il fratello e la cognata della donna deceduta – e che invece sono state abbandonate tristemente al loro destino».