Non ci sarà il 12 settembre, a differenza dello scorso anno(tenutosi il 10 settembre ndr), il Mennea Day 2023 a Barletta. Dopo il successo della scorsa edizione, coincisa a livello logistico con l’ingresso nel rinnovato ma non totalmente fruibile ”Puttilli”, a frenare l’organizzazione dell’evento è stata una divergenza di vedute tra l’Avis Barletta e l’amministrazione comunale.

Nella lettera ufficiale di rinuncia, diramata dall’Avis Barletta a firma del direttore tecnico Eusebio Haliti, all’organizzazione della manifestazione che, dal 2013(anno di morte del campione olimpico), riunisce tutta l’Italia per il ricordo del record mondiale di Città del Messico, si evince rammarico per una serie di intoppi logistici non portati a compimento. In primis, la motivazione sarebbe da ricondurre ad una mancata delibera del comune di Barletta di 35 mila euro richiesti dal sodalizio barlettano. Una somma che, citando testualmente, sarebbe servita per ”ospitare 28 atleti stranieri”, garantire ”ospiti d’eccezione”, adempiere al ”rifacimento delle linee della pista” e per una serie di interventi tecnici, tutte misure ritenute necessarie per mettere in piedi un evento che fosse in linea con il prestigio di Mennea.

Una cifra ritenuta troppo alta dall’amministrazione che, secondo fonti vicine alla maggioranza, avrebbe previsto per l’evento 14 mila euro. Una cifra di poco inferiore a quella di 15mila stanziata per il Mennea Day 2022 e accolta negativamente dall’Avis che, sempre secondo l’ente, avrebbe chiesto un budget fuori bilancio. Un lungo tira e molla che alla fine ha portato il Comune ad individuare una nuova data, quella del 14 ottobre 2023, pensata anche per coinvolgere i bambini delle scuole. Da capire se ci sarà un dietrofront da parte dello storico sodalizio barlettano, che sarà comunque regolarmente invitato all’evento. Andando oltre le diatribe tra le componenti, resta il rammarico per non essere riusciti a trovare un accordo per l’organizzazione di un evento che rende eterno non solo il record mondiale di Mennea, ma commemora il più grande atleta della storia dell’atletica leggera italiana. Un atleta barlettano, un atleta patrimonio di tutta la comunità.

A cura di Giacomo Colaprice