Un ulteriore passo verso il futuro restauro di uno dei beni più significativi della città: l’Ossario dei caduti slavi (conosciuto anche come Spomenik), situato nel cimitero monumentale del Comune di Barletta.
Nell’ambito dell’accordo di ricerca finanziata tra l’Università Iuav di Venezia e la Fondazione Gramsci di Puglia, in collaborazione con il Comune di Barletta e all’interno del progetto “Lo Spomenik di Barletta a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”, è in corso in questi giorni una campagna di rilievo condotta dal team di architetti dello IUAV di Venezia. L’indagine prevede l’impiego di tecnologie digitali avanzate, tra cui rilievi fotogrammetrici aerei e terrestri, laser scanning, SLAM, supportati da una rete topografica di riferimento satellitare e terrestre. L’obiettivo delle attività, che si svolgeranno dal 12 al 14 maggio 2025, è quello di definire in modo puntuale le caratteristiche morfologiche e lo stato di conservazione del monumento in calcestruzzo armato, importante testimonianza del patrimonio culturale del secondo Novecento.
A cura di Giacomo Colaprice