«In questi giorni la nostra città è tappezzata di manifesti in cui si annuncia l’arrivo del circo di Marina Orfei con al seguito ben 50 animali! Solo pochi mesi fa un altro circo aveva piazzato le tende per più di una settimana ed anche il quel caso la principale attrattiva proposta era costituita dalla presenza di animali costretti a vivere ed a esibirsi in ambienti inadeguati. Il nostro Comitato si era attivato nell’organizzare dei sit-in di protesta e di raccolta firme per sensibilizzare la cittadinanza a dire BASTA allo sfruttamento di poveri animali sottoposti a continui ed estenuanti spostamenti, addestramenti e a trascorrere la maggior parte della giornata in gabbia al fine di spettacolarizzare qualcosa di estremamente crudele e innaturale con ricadute negative sulla formazione dei bambini ai quali, invece, dovrebbe essere veicolato un messaggio di rispetto e tutela di ogni essere vivente.
Ormai è da anni che si discute sulla necessità e sull’urgenza di porre fine a questa pratica barbarica di uso e abuso degli animali nei circhi con dibattiti non solo a livello sociale ma anche politico perché è da molto tempo che si attende il Decreto attuativo della Legge già esistente ma non ancora applicata.
Il circo in questione è già stato più volte oggetto di indagini e denunce in alcune città per aver constatato da parte delle ASL di competenza e dei Carabinieri le condizioni inadeguate in cui vengono tenuti gli animali ed è possibile averne riscontro facendo delle semplici ricerche sul web. Pertanto, non si riesce a capire come mai la nostra amministrazione comunale non abbia fatto i dovuti accertamenti prima di autorizzare l’arrivo di questa “carovana” di povere creature ridotte in schiavitù.
Da sottolineare, inoltre, che le locandine e i manifesti pubblicitari sono stati affissi anche in spazi non autorizzati, contravvenendo alle specifiche normative.
Alla luce di ciò, il nostro Comitato, in attesa di non dover più vedere animali sofferenti nei circhi, CHIEDE che vengano effettuati gli opportuni controlli e accertamenti da parte degli Organi preposti e invita la cittadinanza a voler boicottare questo tipo di spettacolo che rappresenta un pessimo esempio di Educazione al rispetto verso ogni forma di alterità».