A cura di Viviana Damore

Ancora una volta la pasticceria barlettana dopo il grandissimo successo televisivo di Antonio Daloiso, è tornata sotto le luci della ribalta, grazie alla bravura di Antonio Dargenio, ventenne barlettano vincitore del Campionato Italiano di Pasticceria e Cioccolateria Juniores 2016, organizzato dalla Confederazione Pasticcieri Italiani. Abbiamo intervistato Antonio nella sua pasticceria a Barletta, per comprendere cosa spinga sempre più giovani ad avvicinarsi al mondo della pasticceria e quali sono gli obiettivi e le prospettive di un pasticcere che ha appena superato il primo piccolo traguardo di una vita professionale.

13214552_1152003038185726_1181635602_oAntonio, come inizia la tua storia da pasticcere?

«Nasco come figlio d’arte, visto che mio padre ha una pasticceria, gelateria e bar da 23 anni, il primo concorso l’ho fatto a 17 anni al SIGEP a Rimini, da lì è nata la mia passione per la lavorazione dello zucchero artistico. Subito dopo ho deciso di iscrivermi al Corso di Arte Dolce, di Rossano Vinciarelli, iniziando a manipolare lo zucchero anche in pasticceria, realizzando delle sculture. In seguito mi sono iscritto agli Internazionali d’Italia l’anno successivo, conseguendo un Bronzo, mentre qualche anno dopo avrei conseguito un Argento. Tra le altre cose ho anche preso parte al Villeroy & Boch World Cup di Pasticceria, conseguendo un altro Bronzo. Nel 2015 ho preso parte ad un concorso come Cuoco e Maestro Gelatiere vincendo un primo posto con la realizzazione di un gelato all’olio extra vergine di oliva. Ho infine preso parte al Campionato Italiano di Pasticceria, classificandomi al primo posto con la realizzazione di tre dolci: una piece in zucchero, un cioccolatino ed una monoporzione in tema “arte e moda”.»

Essere figlio d’arte comporta misurarsi con un livello professionale altissimo, ogni giorno. Come hai vissuto questa condizione?

«Ci sono sempre scontri generazionali, più che altro perché mio padre ovviamente è legatissimo alla pasticceria tradizionale mentre io per una questione anche d’età, verto sulla pasticceria moderna. Dagli scontri però cresciamo e miglioriamo entrambi».

13233311_1152003081519055_1260321961_nCome hai deciso di partecipare al Campionato Italiano e soprattutto ti aspettavi di vincere?

«Non mi aspettavo di vincere ma ero abbastanza convinto di raggiungere un ottimo risultato avendo fatto in un mese circa dieci prove a tempo, ciascuna di otto ore, esercitandomi la maggior parte delle volte di notte dopo il lavoro: rimettevo l’orologio e la mia giornata ripartiva da zero. Ho deciso di iscrivermi a questa gara sotto consiglio di un mio amico pasticcere, l’ho fatto quasi per gioco ma una volta dentro ho preso la cosa molto molto seriamente».

La vittoria del Campionato Italiano di Pasticceria è l’inizio di un percorso fatto di grandi opportunità: in che modo organizzerai la tua vita professionale? Quali sono i progetti per il futuro?

«I miei progetti al momento comprendono continuare a lavorare con mio padre, avendo un’attività avviata. Il mio sogno è sicuramente quello di fare un’esperienza lavorativa all’estero, per crescere professionalmente, per il momento però mi rilasso un pò».