Incontriamo l’assessore alle Politiche per il Territorio del Comune di Barletta, Azzurra Pelle, per chiedere aggiornamenti riguardanti vari questioni legate alle sue deleghe.

pelle2_imgIl PUG (Piano Urbanistico Generale) attende l’approvazione in Consiglio comunale del DPP (Documento Programmatico Preliminare), che già da alcuni mesi avremmo dovuto vedere: quali le tempistiche necessarie per giungere a questo importante e necessario traguardo?

«Il DPP richiedeva alcuni mesi. Effettivamente sono trascorsi. Era quest’estate quando abbiamo ultimato il percorso di partecipazione e il documento complessivo quindi la relazione con tutto l’apparato cartografico completo anche di rapporto ambientale orientativo, poi il rapporto preliminare al VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del PUG, è stato completato e portato all’attenzione della Giunta a Novembre, si è ritenuto di approfondire alcune posizioni politiche. Contemporaneamente c’è stata, oltre alla parte partecipativa, una parte innovativa della condivisione tecnica del DPP insieme agli ordini professionali. Abbiamo lavorato tutto il mese di Ottobre-Novembre per avere un occhio più sensibile, una visione più ampia delle prospettive che può avere questo tipo di territorio. Abbiamo avviato un tavolo collegiale con loro, su uno schema di documento che era già sostanzialmente formato, e con il quale noi eravamo andati già, a fine settembre, in Regione. Dopo la conferenza di co-pianificazione, abbiamo potuto presentare alla Giunta uno schema che sia sostenibile anche tecnicamente. Per andare in Consiglio comunale per l’approvazione del documento, abbiamo ritenuto opportuno fare questi passaggi previsti per legge, e purtroppo i tempi sono quelli. C’è stato un allungamento nei tempi anche da parte della Regione. Adesso la tempistica è strettamente politica: da parte mia si è concluso l’iter necessario, ora sta al Consiglio comunale adottare il documento. Da circa metà novembre è stato posto all’attenzione della Giunta lo schema aggiornato».

Piano comunale delle coste: da tempo è stata avviata la partecipazione. A che punto siamo? Riusciremo a vedere qualcosa per l’estate prossima?

«Il Piano Coste ha affrontato una battuta d’arresto dovuta al fatto che lo schema che conosciamo, che abbiamo messo in condivisione per cui anche le associazioni di categoria non erano felicissime, dichiarando di non volere attuare il piano regionale delle coste attraverso quello comunale, per cui il nostro piano lo abbiamo dovuto anche rivedere rispetto a queste osservazioni e perché, tra l’altro, erano intervenute una serie di modifiche, per esempio al regolamento regionale sulla balneabilità delle acque. Per cui tutti questi aggiornamenti normativi che intervengono sulla parte delle coste sicuramente dovevano essere recepiti, integrati, perché quando si va a fare il conteggio rispetto alla linea di costa degli spazi non vincolati, è ovvio che va riconteggiata la linea di costa disponibile. Per fare questo conteggio abbiamo dovuto riconteggiare sulla base del retro-coste, inizialmente ed erroneamente inclusi. In altre parole, il piano coste deve lavorare solo sul demanio marittimo. La parte prima della strada, come gli arenili etc. sono sì demanio ma non marittimo. Intanto il Comune è andato avanti con le opere pubbliche, ad esempio con la realizzazione delle barriere soffolte per contrastare l’erosione sulla litoranea di Ponente, che stanno già ricreando delle aree di ripascimento della litoranea e perciò la linea demaniale cambierà ancora. Però questo non ci deve impedire di andare avanti. Abbiamo deciso di istituire un gruppo di lavoro che coordinasse il Piano delle coste con il Piano urbanistico generale. Per la prossima stagione dovremmo avere una progettazione definitiva. Abbiamo già attivato la demanializzazione di quei terreni che sono al di qua della strada».

Vista la sua delega anche in “Edilizia pubblica e privata”, cosa pensa riguardo al difficoltoso percorso per l’approvazione del progetto per la costruzione di una casa canonica in Via Vitrani? Non crede che il contesto generale, che è probabilmente alla base della non approvazione in Consiglio comunale, si debba soffermare sulla “inopportunità” di portare avanti un discorso simile oggi?

«Sulla questione si è fatta sicuramente troppa ideologia, mascherando le reali motivazioni urbanistiche. Personalmente ritengo che le parrocchie svolgano un importante ruolo sociale, quindi qualunque possibilità di finanziamento, consentiti peraltro dalla legge, è giusto che venga ‘sfruttata’, soprattutto quando riguarda centri di aggregazione giovanile, in un quartiere già di per se carente di questi servizi, indipendentemente dal culto religioso. Il compito di chi amministra è proprio quello di favorire questo discorso. Il Consiglio comunale vorrebbe proporre alla Parrocchia del Buon Pastore (richiedente) di rivedere il progetto per andare incontro alla determinazione sociale della nuova costruzione riguardante i locali al piano terra. Ai termini di legge, comunque, il Consiglio comunale deve esprimersi sulla questione proposta da un cittadino, indipendentemente si chiami Azzurra Pelle o Parrocchia Buon Pastore, l’importante è che rispetti i requisiti di legge».

Ex Distilleria1Sappiamo che l’Ex Distilleria inserita in due progetti candidati a finanziamento ministeriale, uno che riguardava il nucleo centrale e l’altro le altre parti dell’ex opificio. Posto che, com’è noto, molti finanziamenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri sono stati convogliati per sopperire alle necessità delle popolazioni colpite dal terremoto in centro Italia, conosciamo l’esito di questi bandi?

«Non abbiamo avuto alcun esito, ma resto fiduciosa. Questo tipo di progettualità è al centro dell’interesse del Governo. Progetti alternativi sull’ex Distilleria ce ne sono tanti ma bisogna guardare a ciò che è finanziabile. Come Amministrazione stiamo sempre cercando soluzioni, bandi e finanziamenti per trovare una sistemazione di quell’area, per una valorizzazione a cui tengo anche personalmente»

Zona 167: cosa è stato fatto e cosa bisogna ancora fare?

«Abbiamo sbloccato finalmente l’appalto sulle opere di urbanizzazione primaria; l’assessore ai Lavori Pubblici si sta occupando delle opere di pubblica utilità in quella zona, simultaneamente all’interessamento dell’edilizia pubblica che si sta realizzando. Il Parco dell’Umanità resta un fiore all’occhiello delle realizzazioni di quest’Amministrazione. Stiamo approfittando dei lavori in corso per approntare l’impianto per l’installazione della fibra ottica. Nelle scorse settimane abbiamo raggiunto un importante risultato, a cui si è lavorato per due anni, riguardante lo spostamento del campo Rom in un’altra zona. In questo spazio, sempre nella 167, si proseguirà con la realizzazione di verde attrezzato in continuità con l’adiacente Parco dell’Umanità».