Nella seduta consiliare di lunedì scorso il Consiglio comunale ha approvato, finalmente dirà qualcuno, un provvedimento davvero di pubblica utilità poiché coinvolgerebbe migliaia di cittadini barlettani, cioè la possibilità di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà delle abitazioni in cooperativa edilizie del primo e parte del secondo piano di zona. Un passaggio più volte richiesto negli anni, soprattutto dalle opposizioni di centrodestra, bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, divenendo così un traguardo raggiunto in Consiglio comunale che l’ha approvato con 23 voti favorevoli, di cui 12 di consiglieri appartenenti all’opposizione e 11, compreso il Sindaco, della maggioranza di centrosinistra.Damiani

Per rimarcare l’importante risultato raggiunto, ieri pomeriggio si è svolta una conferenza stampa dei consiglieri di centrodestra, proprio nella zona 167 coinvolta in questa novità. «È stata una battaglia vinta dall’intero Consiglio comunale – ha detto il consigliere (Forza Italia), Dario Damiani – raggiungendo un obiettivo che da anni viene inserito nei programmi di governo del centrodestra barlettano. Un provvedimento per la collettività che interessa circa 3500 unità abitative». Infatti, sarà possibile con una semplice domanda all’ufficio comunale preposto, dare il via al procedimento che dovrà essere perfezionato presso un notaio, consentendo, di fatto, ai vecchi assegnatari delle cooperative dagli anni ‘70 in poi di divenire a tutti gli effetti proprietari delle unità abitative che finora non era possibile rivendere o lasciare in eredità a un parente. Molte le richieste dei cittadini in questi anni che finalmente potranno, previo un pagamento a favore delle casse comunali che va da circa € 700 a poco più di € 2000 in media, godere a pieno titolo delle loro unità abitative, anche rivendendole. Questo, probabilmente, riaprirà le danze del mercato immobiliare barlettano, visto che finora quelle proprietà non erano più immesse nello stesso. L’eliminazione di alcuni vincoli, ritenuti ormai obsoleti, legati alla possibilità al massimo di rivendere ai prezzi stabiliti dal Comune. Attacco al Partito Democratico, presente solo in parte durante la seduta consiliare di lunedì, da parte del consigliere comunale, Flavio Basile, rivendicando il ruolo della coalizione moderata per pretendere che si discutesse il punto all’ordine del giorno come primo, evitando così altri clamorosi colpi di scena cui si è soliti assistere. «Finalmente un provvedimento che ci rende orgogliosi del nostro ruolo di consiglieri comunali – ha chiarito il consigliere comunale Gennaro Cefola – a favore della città portato a casa grazie all’inesistenza di una parte del Consiglio comunale».

Il cittadino titolare dell’assegnazione, e non il rappresentante di una cooperativa, deve recarsi, se vuole usufruire della trasformazione in diritto di proprietà, presso gli uffici comunali di via Cavour (ex banca d’Italia) per compilare una semplice domanda. Il centrodestra inoltre ha richiesto, anche durante il consiglio comunale del 13 marzo, la creazione di un ufficio ad hoc, vista la mole di domande già pervenute e sicuramente in via di aumento.