A cura di Floriana Tolve

 

Con “Un mondo a parte” trionfa il cinema italiano. Il film di Riccardo Milani, campione d’incassi nel week end appena trascorso, conquista la simpatia del pubblico nel corso del tour pugliese. Domenica 7 aprile al Politeama Paolillo di Barletta gli ottimi Antonio Albanese e Virginia Raffaele suscitano vivacità e apprezzamenti fra i tantissimi spettatori dello storico contenitore culturale che si appresta a festeggiare i 110 anni di vita. Le gremite sale Manfredi e Tognazzi accolgono con allegria i due eclettici artisti, accompagnati dal regista Riccardo Milani e da Paolo Orlando, direttore distribuzione Medusa Film.

È una storia che piace quella di “Un mondo a parte”. Leggerezza e ironia, pochi attori professionisti e molti abitanti del luogo per denunciare la battaglia della scuola e di una piccola comunità abruzzese per non sparire, per restare in vita di fronte alla ferrea burocrazia che impone il taglio dei servizi nel borgo di Rupe (nome fittizio del paesino).
E sul palco, tra gli applausi, si avvicendano le brillanti e sincere testimonianze di Antonio Albanese (il maestro Michele) e Virginia Raffaele (la vicepreside Agnese) nella spassionata narrazione di alcune curiosità dell’avvincente commedia girata ad Opi e in altre località del Parco Nazionale d’Abruzzo in un periodo innevato, tra ambienti e atmosfere particolari, tra branchi di lupi, fauna e flora di un paesaggio che incanta. Eppure tra asprezza dei luoghi, spopolamento, isolamento, diffidenza e carenza di infrastrutture spiccano condivisione, integrazione sociale, perché, come si ripete spesso nel film “La montagna lo fa”.

Più volte Albanese ha recitato nei film di Milani, un sodalizio collaudato, cementato ulteriormente dalla talentuosa Virginia Raffaele, che si è immersa nel dialetto marsicano con delle lezioni ad hoc, come spiegato ai presenti, intenti a prestare attenzione alle dichiarazioni del cast. Per lei “una bellissima avventura”. Gli fa eco Antonio Albanese lodando la categoria degli insegnanti. Nessuna retorica e banalità. Il “diritto alla restanza” dei borghi diviene la giusta denuncia di Riccardo Milani per mantenere l’esistenza e la dignità delle realtà minori.

Essenziale e divertente la conversazione nelle due sale del Politeama Paolillo, condita dallo scambio genuino di battute in merito all’accoglienza e all’eccellente cucina “nostrana”, gustata ed elogiata dagli artisti. Scherzi del destino, non solo la montagna, ma anche “la Puglia lo fa”.