Giuseppe Basile, Emanuele Caldarola e il gruppo degli Attivisti 5 Stelle di Barletta chiedono, in una nota, che le necessità e le problematiche di Barletta, non siano tralasciate una volta passata la tempesta politica che stava colpendo l’amministrazione comunale.

«Con l’arrivo della bella stagione va in ferie anche la crisi politica che ha colpito l’amministrazione Cascella, salvata nell’ultimo Consiglio Comunale dalla stampella offerta dai socialisti, da alcuni consiglieri della ex-maggioranza ed ex-opposizione e dalla pantomima regional-provincial-cittadina del Partito Democratico.

A parte le inutili dimissioni dell’ininfluente segretario cittadino e provinciale del PD, tutto resta com’è. Per quelle degli assessori, sempre in quota PD, mai protocollate, si trattava solo di un ricatto politico, finito, come tutta questa faccenda, “a tarallucci e vino”. Da adesso in poi si potrà continuare a vivacchiare, coltivando ognuno il proprio orticello, fino alla prossima puntata.

In questa diatriba infinita l’unica cosa certa è che le necessità e le problematiche di Barletta sono subordinate alla sistemazione delle posizioni di potere dei contendenti in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Forti dei pacchetti di voti che detengono, gli attori di questa faida tutta interna al PD credono di poter disporre della città come meglio credono, incuranti delle sue reali necessità: questione ambientale, lavori della zona 167, completamento del PUG, abbandono indiscriminato di rifiuti per strada, sostegno ai cittadini in difficoltà economiche, completamento dei vari cantieri aperti, sviluppo del turismo e rilancio del sito archeologico di Canne della Battaglia ormai abbandonato al suo destino, giusto per citarne alcuni.

Riuscirà l’amministrazione Cascella a risolvere tali problematiche fino alla fine del suo mandato, anticipato o meno che sia o saranno utili strumenti di propaganda nella prossima campagna elettorale, a servizio di quelle stesse forze politiche in perenne litigio tra loro?

Ai nostri concittadini chiediamo solo di non ignorare questa sceneggiata e di ricordarsene quando ascolteranno nuovamente le solite valanghe di promesse ripetute come un mantra dagli stessi personaggi che ora non se ne curano come dovrebbero»