Un sito di interesse comunitario che per poco non è diventato un mucchio di cenere. Il Corpo Forestale dello Stato non ha molti dubbi: si dovrebbe esser trattato di un incendio doloso. Ben 90 ettari di superficie umida coperta da un canneto in Valle San Florido, esattamente nel comune di Zapponeta, lo scorso 20 luglio sono stati dati alle fiamme da mano ancora non identificata e se non fossero arrivati i soccorsi, l’incendio si sarebbe propagato in uno spazio pari alla grandezza di 9 campi da calcio.

«Un intervento – afferma il comandante della Forestale di Margherita di Savoia, Ruggiero Matera – che ha impegnato numerosi mezzi e forze. Le attività nell’area dell’azienda Amadori sono state coordinate da me e dal viceispettore Cataleta comandante della Forestale di Lago Salso -. Per domare le fiamme abbiamo utilizzato 2 aerei Fire boss – di quelli che raccolgono l’acqua da mari e fiumi mentre sono in volo attraverso delle cisterne -, partiti dalla base aeronautica di Grottaglie, che hanno effettuato 10 lanci. Sul posto hanno operato anche 5 unità dei Vigili del Fuoco di Foggia con automezzi, leggeri e pesanti, e un’autobotte. Importante è stato l’intervento della protezione civile di Trinitapoli e delle 5 unità dell’Arif Puglia (agenzia regionale per le attività irrigue e forestali). Grazie a questi uomini l’area sic delle zone umide della Capitanata è salva».