Il Partito Democratico di Barletta ha deciso di restare fino alla fine di questa campagna referendaria, se non anche dopo, come un trovatello senza genitori o guide che dir si voglia. Infatti, come avevamo denunciato qualche settimana fa, nessuna figura delle Istituzioni locali appartenente al PD, consiglieri comunali (tranne Giuliana Damato e in poche occasioni Cosimo Bruno, entrambe facenti parte del direttivo regionale del partito) e tantomeno i due consiglieri regionali barlettani hanno partecipato alla campagna. Probabilmente è tutto conseguenza del fatto che notoriamente il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si sia schierato per il No al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, contrariamente alla posizione ufficiale del partito, a favore del Sì. Quindi, non prendere pubblicamente posizione è meglio, ma questo non è molto incoraggiante per i simpatizzanti o militanti. Base che, attraverso i comitati referendari per il Sì, si è fatta sentire, collaborando con i Giovani Democratici di Barletta. È bello vedere la base e i giovani in azione, ma non sufficiente e chissà se pagherà nel risultato.

Proprio nei giorni scorsi, la giovane costola del PD, ha reclamato al Segretario regionale del Partito, Marco Lacarra, attraverso un comunicato del portavoce dei GD-BAT, la richiesta di ritiro delle dimissioni di Agostino Cafagna da Segretario della Bat: «Sono ben comprensibili le ragioni che portarono Cafagna nella scorsa primavera a fare un passo indietro. Ma oggi la riteniamo l’unica soluzione valida e rapida di risoluzione di questa vicenda». In quella stessa occasione si registrarono anche le dimissioni del Segretario del PD di Barletta, Franco Ferrara, per tentare di risolvere la costante crisi fra il Primo cittadino, Pasquale Cascella, e il suo PD. Una ‘pezza a colori’, anzi due. Saltata l’assemblea provinciale di qualche giorno fa che avrebbe dovuto eleggere il nuovo Segretario, tutto è rinviato. Intanto Lacarra è stato a Barletta, giovedì scorso, presso la Sala del Comando della Polizia Municipale per illustrare le ragioni del Sì al referendum, in un incontro organizzato dal Comitato “Basta un Sì” e dai GD, con l’on. Gaetano Piepoli (Centro Democratico). Al caso barlettano e provinciale nessun riferimento.