Cobbler, l'american bar di Giuseppe Carlettii

I giovani sono la speranza, con la loro voglia di fare rappresentano l’unica possibilità di svolta in una società economicamente e professionalmente demoralizzante. Sempre più giovani si lanciano infatti in nuove imprese, affrontando difficoltà, grandi responsabilità e sacrifici, che vissuti con costanza sono la base essenziale del successo professionale. Così, come nuova impresa frutto di sacrifici e duro lavoro sarà inaugurato il prossimo 16 marzo il Cobbler, un american bar nel cuore del centro storico, situato dinanzi alla cattedrale di Barletta.

Cobbler nasce direttamente dalla lunghissima esperienza di Giuseppe Carletti, il giovane imprenditore che ha dato vita a questo progetto. Barman da più di dieci anni, competenza, professionalità e savoir-faire sono tra gli ingredienti che tra un sorriso e l’altro il barman barlettano non manca mai di offrire ai suoi affezionatissimi clienti ed amici. Abbiamo intervistato Giuseppe ancora indaffarato negli ultimi preparativi per la sua attività, ci ha accolto come sempre con un sorriso, raccontandoci di questo suo sogno che verrà dato alla luce il prossimo giovedì.

Hai dei clienti affezionatissimi che vengono a cercarti ovunque tu sia pur di bere i tuoi drink. Cosa li porta da te?

«Nel corso della mia esperienza ho imparato che nella vita lavorativa è molto importante non trascurare i clienti, non bisogna mai far mancare loro accoglienza, un sorriso, un pizzico di simpatia. Con questi semplici accorgimenti non solo si lavora con serenità quanto sostanzialmente si avranno di fronte clienti sempre felici e ben disposti, con un beneficio risultante per entrambe le parti.»

Da quanto tempo coltivavi il sogno di gestire una tua attività?

«Circa un paio di anni fa, con già oltre otto anni di esperienza alle spalle, ha iniziato a solleticarmi quest’idea, all’epoca solo un bellissimo sogno. Nonostante io mi sia sempre trovato molto bene come dipendente ho capito che era il momento di mettermi alla prova, per trovare nuovi stimoli, per crescere, migliorare e dedicare tutto me stesso a questo lavoro con la prospettiva di crearmi un futuro.»

Cobbler sarà il nuovo bar di fronte all’ingresso della cattedrale di Barletta. Come hai scelto questa location?

«Ho scelto questo posto perché credo possa essere fervente sia d’estate che d’inverno. Spero possa diventare un punto di riferimento, non soltanto un’attività commerciale. Vorrei che i miei amici, le persone che mi circondano e chiunque lo desideri, possa sempre sentirsi a casa qui dentro, venendo a prendere un caffè al mattino o nel pomeriggio oppure stuzzicando qualcosa per cena la sera. Spero diventi una piccola seconda casa per i giovani barlettani, in cui poter trovare gentilezza e prodotti di qualità.»

Cosa troverà un cliente affacciandosi nel tuo locale?

«Partiremo la mattina con caffetteria e colazioni, per arrivare al pranzo con la stuzzicheria, inizialmente, poi eventualmente progetteremo anche uno sviluppo della cucina; a sera faremo servizio di american bar.»

Come hai scelto il nome Cobbler per il tuo american bar?

«L’ho scelto perché l’attività di barman è stata il mio punto di partenza e lo strumento fondamentale del lavoro nell’american bar è proprio lo shaker. Il “cobbler” è infatti una tipologia particolare di shaker composto da tre pezzi. Credo che per ogni lavoratore la cosa più importante siano i suoi strumenti del mestiere, il “cobbler” è lo strumento del barman col quale può dare vita alla trasformazione di ingredienti che portano ad avere l’esito finale di un drink.