Per gli amanti della storia, la spiaggia di Ariscianne è un luogo dove in cinquant’anni circa è arrivata a riva una serie di manufatti in pietra di età preistorica, costituita da centinaia di ciottoli, figure antropomorfe preistoriche e diversi frammenti di ceramica, amuleti, oggetti devozionali, monili, reperti ossei (tra cui quella che dovrebbe essere la vertebra di un elefante antico), monete antiche, medaglie, armi, crocifissi. Per chi invece è legato alla stretta attualità l’area a sud di Barletta è un triste deposito di acque dal colore equivoco, tendente al marrone. Lo testimoniano le foto diffuse in rete da Primula Carloni,una cittadina attenta alla questione ambientale, da sempre – ahinoi – degna di interesse nell’area.  Il colore dell’acqua non e’ dovuto ad un effetto ottico, e’ proprio marrone: di origine chimica? Una possibilità da non escludere. Intanto, le immagini parlano da sole.