Uno sgradevole episodio che macchia la Pietro Mennea Half Marathon 2018, corsa a Barletta domenica 25 febbraio nel ricordo di uno dei miti dell’atletica leggera italiana e con oltre 3000 partecipanti. Nicola Tanzi, amatore 57enne, e suo figlio di 17 anni, disabile, sono stati squalificati al traguardo dopo aver percorso insieme i 21,097 chilometri previsti dal tracciato. La ragione? Un barboncino. Già, e non è uno scherzo. I due a pochi passi dal rettilineo finale sono stati avvicinati dal cane di famiglia, Fiocco, che è sfuggito al controllo della moglie di Tanzi per festeggiare il suo giovane padrone: a quel punto il giudice ha minacciato la squalifica («Il cane da qui non può passare») passando poi dalle parole ai fatti. Fuori dall’elenco dei finisher. A riportare i fatti è il quotidiano La Repubblica:  «E’ vero che non si può tagliare il traguardo con un cane al guinzaglio, ma speravo che il giudice potesse chiudere un occhio: mio figlio si diverte come un pazzo a fare le gare con me, per noi era semplicemente una corsa di famiglia» ha spiegato Tanzi. Interpellato telefonicamente dal Corriere del Mezzogiorno, Giacomo Leone, vincitore della maratona di New York nel 1996 e presidente della Fidal Puglia, ha invece spiegato che «non è a conoscenza della vicenda» e che «presto si informerà».