Oltre 2000 persone in visita al Castello Svevo nella sola giornata di domenica 10 novembre, più di 5000 visitatori (con centinaia di presenze da città e regioni limitrofe) nell’arco di un weekend. Tavole rotonde, proiezioni, talk & seminari, con il coinvolgimento degli istituti superiori della provincia e la valorizzazione di percorsi collegati al centro storico di Barletta che hanno rivelato una città estesa, viva ed attiva. Questa l’eredità lasciata in dote nella Città della Disfida dalla kermesse internazionale di Fotografia “R-evolution Photofestival 2019”, promossa dal FIOF (Fondo Internazionale per la Fotografia), d’intesa con la Prefettura di Barletta-Andria-Trani ed in partenariato con la Regione Puglia, la Provincia di Barletta Andria Trani, il Comune di Barletta, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti.

Alla grande affluenza di pubblico, si sommano le tante “chicche” di un fine settimana mai così pregno d’arte. I sotterranei del Castello Svevo hanno ospitato  l’installazione “Luna e l’altra”, con cui l’artista Gennaro Corcella ha rappresentato attraverso 3000 metri di carte di alluminio la dimensione onirica del satellite naturale della terra. Una cornice d’eccezione per la mostra “NASA – Apollo 11”, con 30 immagini tratte dall’archivio NASA che illustrano e documentano la storia della missione Apollo, arrivata a Barletta grazie alla mediazione dell’ambasciatore Italiano a Washington S.E. Armando Varricchio. Il sabato sera è stato sede del videomapping curato da Hermes Mangialardo sulle mura dell’orologio di San Giacomo, con la rappresentazione del volo dell’Apollo 11 che dopo Washington ha fatto tappa a Barletta. Il videomapping, realizzato con un proiettore da 16000 lumens ha ridisegnato la torre dell’orologio trasformandola in una rampa di lancio su cui l’Apollo 11 è ripartito ancora una volta in direzione luna. Le animazioni architetturali si fondono con riprese d’epoca e ricostruzioni digitali del modulo lunare. La musica evocativa è stata mixata con le voci degli astronauti e del centro di controllo e termina con l’audio originale della famosa frase “Un piccolo passo per un uomo, un grande salto per l’umanità”.

La magia del “R-evolution Photofestival 2019” non si ferma però qui: grande entusiasmo è stato registrato anche nei corridoio dell’istituto Garrone, dove Angelo Ferrillo – membro del Direttivo AFIP International, Hasseblad Ambassador e oggi Direttore Creativo della Fowa University – ha tenuto un talk e un seminario, per un viaggio unico nel mondo Hasselblad, la prima macchina fotografica sulla luna. Fino al 25 novembre, inoltre, sarà ancora possibile visitare le mostre attive nel Palazzo della Prefettura, dove sono in esposizione autori del calibro di Angelo Ferrillo, Riccardo Bononi, Giorgio Galimberti, Giuseppe Savino, Gianpiero Di Molfetta, Antonio Cavaliere e Mario Vitolo, e nella sede di Palazzo della Marra, nobilitata dai lavori di Luca Anzalone, Graziano Perotti e Hermes Mereghetti.


Sedi mostre ed installazioni:

Palazzo della Marra, in mostra:
Luca Anzalone, giovane fashion photographer, talento della fotografia concettuale e di moda in Europa

Graziano Perotti, una firma indiscussa nel fotogiornalismo, inviato di numerose riviste turistiche, ma anche ricercatore, artista concettuale.

Hermes Mereghetti dieci ritratti di donna intimi ed evocativi

Palazzo del Governo (Prefettura) in mostra

Angelo Ferrillo con il suo nuovo progetto “Behind three stars”

Riccardo Bononi fotografo antropologo in mostra con il suo progetto “Une belle vie, une belle mort”

Giorgio Galimberti – figlio d’arte, espone la sua fotografia sperimentale

Palazzo San Domenico in mostra

Joe Oppedisano – Extension sei ritratti del Maestro joe oppedisano fotografo italo – americano. I personaggi in esposizione sono sei eccellenze della fotografia italiana nel mondo, sei grandi maestri: Francesco Cito, Uliano Lucas, Mario Dondero, Gianni Berengo Gardin, Romano Cagnoni, Federico Garolla, tutti reporter che hanno fatto la storia della fotogiornalismo italiano nel mondo.

Palazzo Bonelli

Simone Arrigoni, una splendida installazione che sarà fra le opere in esposizione in cina

Piazza Caduti – palazzo ex Posta

Esposizione fotografica intitolata “Shepard”

Sono passati 50 anni dallo sbarco di Neil Armstrong sulla Luna. Una missione memorabile che emozionò il mondo. Da quel 20 luglio 1969, quando l’equipaggio dell’Apollo 11 conquisto il suolo lunare, è passato mezzo secolo. Con quello che sembrava impossibile reso possibile. Fu solo il primo grande passo di un viaggio meraviglioso che, negli anni, si arricchì di colpi di scena. Perché solo diciannove mesi dopo, nel febbraio 1971, Alan Shepard, astronauta statunitense, fu il primo a giocare a golf sulla Luna durante la missione Apollo 14. Con un ferro 6, secondo le testimonianze, scagliò la prima pallina che, dopo un primo tragitto, si arrestò vicino a un cratere. Mentre la seconda, a causa della forza di gravità ridotta, viaggiò per molti miglia. Entrambe le palline sono ancora sulla Luna. L’esposizione ispirata dall’astronauta Shepard, è un’intepretazione della Luna in tutte le discipline sportive: dal golf al tennis, al rugby, al basket fino ad arrivare all’atletica con un omaggio al campione mondiale, nonché cittadino barlettano, Pietro Mennea, Campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980, è stato il primatista mondiale della specialità dal 1979 al 1996 con il tempo di 19″72 che, tuttora, costituisce il record europeo.

Palazzo Demartino ospita le immagini del progetto Melodies, mentre i corsi centrali della città sono una vera e propria open gallery di immagini tratte dall’archivio di Chiara Samugheo, la celebre fotografa della Dolce Vita.