Barletta è tornata in zona arancione dalla mattinata di martedì 8 dicembre, ma quasi nessuno l’ha capito. Almeno tra i più giovani. Nella mattina dell’Immacolata, a poche ore dalla maxi-multa per i 10 protagonisti di una festa clandestina in via dei muratori, i principali punti di aggregazione della città sono stati presi d’assalto per ritrovarsi in gruppo tra una birra, uno spritz e un abbraccio. Spesso, fregandosene di utilizzo di mascherine, distanziamento sociale e necessità di evitare assembramenti in un momento in cui l’emergenza sanitaria è a picchi mai visti nell’era Covid. In piazza Federico II di Svevia, dove appena tre giorni fa era stato fatto quello scatto fotografico che tacciava di inciviltà un’intera città, è stato necessario l’intervento della polizia locale a sirene spiegate per disperdere le tante “comitive” che hanno messo da parte l’attualità per incontrarsi. Risultato? Multe per alcuni e quelle bottiglie di birra vuote, fotografate dal giornalista Nino Vinella, lasciate in eredità. Una scena che si è ripetuta in piazza Castello, piazza Caduti e alcuni tratti di via d’Aragona. Desolante cartolina da una città che non ha ancora capito (almeno in parte dei suoi abitanti) il pericolo che sta affrontando.