All’ultima curva, ecco Morra. Un rigore dell’esperto centravanti ex Audace Cerignola vale vittoria dell’ultimo derby di Barletta e tre passi verso i piani alti al Barletta 1922. Nel 2-1 dello stadio San Sabino di Canosa ai danni dell’Audace, guidato per la prima volta in panchina dall’ex Franco Cinque, permette al team di Francesco Farina di ottenere la seconda vittoria consecutiva e garantirsi la seconda posizione alla pari con il Corato nel girone A di Eccellenza pugliese dopo sette turni.

Primo tempo: Barletta dominante e sciupone, Audace difensivo e cinico

Ciò che differenzia le due formazioni è l’approccio alla partita. Con il 4-2-3-1 il Barletta vuole dominare; Cinque -subentrato ad Agnelli ed ex del match- vuole limitare gli avversari con il 4-4-2. Un destro ben angolato di Quarta, su cui Tricarico è attento, è il primissimo segnale di una gara che segue questa direzione. E che fa presto a sbloccarsi: 11’. Morra stoppa a seguire un pallone e sterza in area; qui trova l’inserimento di Di Rito per l’1-0. Il vantaggio dura poco, però: da calcio piazzato, Vicedomini effettua un cross buono per la testa di Dinielli. Lovecchio è battuto. Siamo solo al 14’ ed è già 1-1. Nonostante il colpo subito, i biancorossi casalinghi non mancano nel proporre situazioni pericolose: dieci minuti più tardi, un corner dalla destra di Ganci consente a Di Rito di concludere in mezza girata. Buono il riflesso del portiere ospite. Ancora Tricarico protagonista nel recupero. Si ripete lo schema Ganci-Di Rito: l’8 traccia una traiettoria a rientrare e il 9 impatta in torsione schiacciata. Riflesso da campione per il classe 2002, che salva il risultato.

Ripresa: gli atteggiamenti non cambiano, il risultato sì

Si riparte con il Barletta 1922 che aumenta la pressione. Al 59’ Bonasia angola un mancino, che fa fare bella figura a Tricarico e la figura del pessimo goleador -che non è- a Di Rito, il cui tap-in non becca la rete scoperta. La legge “gol sbagliato, gol subito” non è valida per questa stracittadina. Nemmeno al 72’: Agodirin ruba il possesso a capitan Pollidori e, con un rasoterra, cerca un compagno che non c’è. A intervenire ci pensa uno dei subentrati, Telera. La sua spaccata va a toccare la parte superiore della traversa. Quella stessa traversa che trema all’89’ grazie al piattone sinistro di Morra, non abile nello sfruttare, da dentro l’area piccola, un ottimo passaggio di Sante Russo. Questo episodio sembra condannare il Barletta al pari, ma al 90’ è un tocco di mano di Fiore in piena area a decidere il match: sul dischetto si presenta lo stesso Morra. Decisamente più freddo rispetto a qualche attimo prima, spiazza Tricarico e permette ai suoi di ottenere il quarto successo consecutivo in campionato.

Gli effetti del derby su obiettivi e classifica

L’ultimo derby di Barletta fa felice gli uomini di Farina. In virtù dello 0-0 tra Corato e Vigor Trani, questi confermano il secondo posto in classifica a quota 12 in compagnia dei neroverdi. E allo stesso tempo mantengono intatto il distacco di 4 punti dal primato del Manfredonia, vincente contro il Team Orta Nova. Con una gara da recuperare rispetto alle rivali, si può ancora sognare in grande. Cosa che rischia di non essere più attuale per l’Audace Barletta. 1 punto in 3 gare, 5 in totale. 2 goal fatti e 4 subiti. Troppo poco per lottare per gli spareggi promozione. Appena sufficiente per stare davanti alle ultime quattro formazioni.

A cura di Matteo Barile