Potranno occupare porzioni di carreggiata con i loro dehors annessi al proprio locale, ma solo nel caso in cui non abbiano altre possibilità per operare all’esterno. È quanto deciso dall’Amministrazione comunale, settore Sviluppo economico e Attività produttive, con una delibera di giunta che recepisce le linee guida elaborate ad hoc per contemperare le esigenze lavorative degli esercenti con il decoro di piazze, strade, beni culturali e di sicurezza dei pedoni e degli automobilisti.
“La pandemia da Covid 19 ha messo a dura prova in particolare determinate categorie – hanno detto il sindaco Cosimo Cannito e l’assessore Alle Attività produttive Rosa Tupputi – per questo ora che è consentito loro ripartire non possiamo mortificare chi non dispone di spazi esterni, penalizzandoli ulteriormente”. “E’ nostra intenzione scongiurare il rischio di una lenta e progressiva recessione, consentendo una ripresa dell’economia locale, mirando a trovare misure, come questa – hanno aggiunto il primo cittadino e l’assessore Tupputi – per dare il più ampio respiro alle attività di ristorazione, già impegnate ad adottare tutti gli accorgimenti necessari per il contenimento del contagio, a cominciare dal mantenimento del distanziamento sociale, che riducono le potenzialità dei servizi offerti”.
Le linee guida che disciplinano la possibilità di occupare in maniera del tutto straordinaria aree di sosta, dispongono che ciò possa avvenire solo su strade urbane e comunque all’interno di aree a velocità limitata e nel totale rispetto dei parametri di sicurezza. Sarà possibile occupare sia aree di sosta a pagamento che libere, oltre a quelle per cicli e motocicli e aree per carico e scarico merci. Nel caso in cui l’occupazione vada oltre l’estensione dell’esercizio che la richieda, è necessario che il richiedente chieda l’autorizzazione dei confinanti, non arrecando loro, in ogni caso, disagi. Le strutture devono essere removibili e sicure allo stesso tempo, contando su recinzioni che mettano al sicuro gli astanti. Devono inoltre poter essere rimosse in caso di urgenza e necessità e non devono occultare la segnaletica stradale né precludere la possibilità agli operatori di Bar.s.a. di svolgere le ordinarie operazioni di pulizia delle strade. Sarà cura dei richiedenti ripristinare, una volta rimosse definitivamente le strutture, la situazione originaria.
“E’ stato necessario – concludono Cannito e Tupputi – elaborare queste linee guida che, in deroga, in maniera del tutto eccezionale e transitoria, ai regolamenti vigenti del comune di Barletta in materia di occupazione di suolo pubblico, disciplinano la possibilità di occupare spazi nuovi e normalmente destinati a parcheggio in modo da regolamentare le occupazioni su tutto il territorio comunale con regole chiare per tutti, invitando al rispetto delle stesse per la riuscita di questo necessario e importante esperimento”.