L’icona raffigurante San Basilio, nella chiesa Santa Maria degli Angeli (o “dei Greci”) di Barletta è stata riportata alla sua luminosa sacralità dopo una quadriennale, meticolosa azione di restauro. Stamane, presenti il Sindaco Cosimo Cannito, l’Assessore alla Cultura Oronzo Cilli, il Funzionario del Museo Civico Francesco Picca e la professionista incaricata dell’intervento, Cinzia Dicorato, si è svolta la cerimonia istituzionale che ricolloca l’effigie nella maestosa iconostasi, alta dieci metri ed ampia sei.

Commenta il Sindaco Cannito: “La Chiesa dei Greci è la significativa testimonianza della presenza delle antiche comunità greche-ortodosse sul territorio. Oggi l’Ente civico, in passato già promotore di interventi di manutenzione conservativa a beneficio del prestigioso sito, restituisce l’opera all’originaria lucentezza e all’ammirazione dei visitatori, con l’ambizione di valorizzarla più diffusamente. Preponderante sarà la consapevolezza delle cautele che dovranno essere adottate per tutelare la bellezza di questo importante patrimonio monumentale. Il mio personale ringraziamento a chi, in questi anni, ha contribuito con professionalità alla sua riqualificazione”.

Così l’Assessore Cilli: “Assumiamo l’impegno di garantire la fruizione della Chiesa dei Greci in termini più sistematici e rispondenti al desiderio, manifestato dalla comunità, di conoscere meglio gli elementi storici, artistici e culturali caratterizzanti Barletta. Studieremo le formule più funzionali e indovinate per soddisfare i concittadini e favorire l’incremento del movimento turistico”.

L’icona raffigurante San Basilio, realizzata in legno, costituisce una delle due porte diaconali o di servizio alla liturgia dalle quali entrano ed escono dal Santuario i vari ministri e precisamente quella detta del nord o della Prothesis, il piccolo altare che serve per la preparazione dell’offerta dei pani. Il Santo raffigurato è un vescovo.

La tavola e l’intelaiatura, come è stato evidenziato, mostravano i segni lasciati dagli insetti xilofagi e dall’umidità. Polvere, sudiciume, guano ne avevano nel tempo ulteriormente aggravato le condizioni, rendendo a suo tempo necessario stralciarne il recupero dall’intero complesso di interventi previsti per gli arredi e l’iconostasi della chiesa dei Greci, permettendo così una maggiore riflessione e oculatezza nelle misure migliorative.

Gli interventi eseguiti si sono articolati in differenti fasi e tecniche, tra cui si elencano sommariamente la disinfestazione dai parassiti, la svelinatura e velinatura per la rimozione dei corpi estranei e delle sostanze di varia natura incollatesi alla superficie (polveri grasse, fumi, vernici), la salvaguardia della pellicola pittorica da consolidare, l’eliminazione delle deformazioni e la successiva integrazione pittorica, quindi la verniciatura protettiva finale prima della posa in opera.