Si è rivelata interessante e ricca di spunti la conversazione con Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno, quest’ultimo scrittore, regista e interprete di “Gilgamesh – L’epopea di colui che tutto vide”, spettacolo andato in scena lo scorso fine settimana al Curci. Una versione particolare della storia dell’eroico re che addolorato dalla scomparsa dell’amico fraterno, lascia il trono e la corte per girare il mondo alla ricerca del segreto della vita eterna. Gli attori siciliani, colleghi e amici di vecchia data, sollecitati dalla giornalista Floriana Tolve e dagli spettatori presenti nel foyer del teatro hanno dialogato in merito alla rielaborazione del poema, il più antico saggio sui misteri, le oscurità e i segreti della sapienza, della conoscenza di una delle civiltà più evolute: quella dei Sumeri. Un lavoro di grande modernità con la straordinaria prova attoriale di Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno. L’iniziativa inserita nella stagione teatrale 2022/2023 messa a punto dal Comune di Barletta in sinergia con il TPP ha registrato gli apprezzamenti dell’Assessora ai servizi sociali Rosaria Mirabello presente all’evento.

Sabato 18 febbraio, in occasione della commedia “Zio Vanja”, in programma al Curci dal 17 al 19 febbraio, in calendario l’incontro con Giuseppe Cederna (in scena nei panni del protagonista) e gli altri attori della compagnia. Coordina Floriana Tolve, interviene Oronzo Cilli Assessore alla Cultura.

“Zio Vanja” diretto da Roberto Valerio è la sagra delle occasioni mancate, tra malinconia, rimpianti e immobilismo. Un vero e proprio meccanismo di inerzia e solitudine composto nel 1896 dal drammaturgo russo Anton Cechov, ma di una attualità disarmante.

Nella tenuta di campagna scorre con monotonia l’esistenza di Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov. L’arrivo del proprietario della residenza, il professor Serebrjakov e della sua seconda moglie Elena, finisce per disarticolare la quotidianità. Ognuno ambisce ad un futuro migliore nella solita incapacità di agire.
Con Giuseppe Cederna sul palco un gruppo di talentuosi artisti: Pietro Bontempo, Mimosa Campironi, Massimo Grigò, Alberto Mancioppi, Caterina Misasi, Elisabetta Piccolomini. La produzione è targata Associazione Teatrale Pistoiese.

La conversazione con il pubblico diviene, dunque, motivo di riflessione e occasione unica per confronti e punti di vista sul lavoro rappresentato dagli artisti, su curiosità, note e svariati interrogativi da porre in un luogo, il foyer, consono a un colloquio più amichevole e diretto con i personaggi di “Zio Vanja”.