Amare la propria cagnolina al punto tale da…sposarla! La curiosa storia di Boris Capasso, addetto alle vendite nativo di Barletta e residente a Roma da ormai dodici anni, che lo scorso 27 febbraio ha sposato la sua Nala, di razza shar pei, in quello che è stato il primo matrimonio human-canino d’Italia.

Una scelta fatta con amore e con provocazione, come spiega ai nostri microfoni. ”Voglio fare una premessa-esordisce-in quanto ho sempre cercato negli ultimi anni della mia vita di abbattere gli stereotipi. Da tre anni svolgo anche la professione di modello curvy, mettendo in mostra quelle che sono le mie forme pur non avendo il fisico che i canoni della bellezza, spesso stringenti, richiedono. Con le dovute differenze, ho ribadito questa mia voglia sposando il mio cane. Sicuramente il fatto che abbia sposato la mia cagnolina può risultare bizzarro, ma lotto costantemente contro il maltrattamento degli animali e, attraverso questo gesto, ho voluto celebrare l’amore e la fedeltà che il mio cane, anzi i miei cani visto che ho due shar pei, mi trasmettono ogni giorno. Una scelta forte, sicuramente provocatoria e pensata alla sensibilizzazione. Bisogna essere convinti quando si decide di prendere un cane e bisogna donargli amore al cento per cento. I miei Zeus e Nala mi sono stati vicini anche nel corso di una mia lotta personale contro un tumore: quello che hanno fatto i miei cani è unico”.

Un matrimonio celebrato con tanto di anello di brillanti, vestito da sposa e bouquet per la simpaticissima Nala. ”E ci siamo affidati ad un’agenzia americana-prosegue-specializzata in wedding per animali, tutto documentato. Festa semplice e con pochi invitati, abbiamo celebrato le nozze all’aperto e abbiamo fatto poi un salto in Vaticano per scattare qualche foto tra l’incredulità dei presenti. Non è mancata la torta, salata e che potevamo mangiare entrambi”.

In chiosa, un messaggio alla società lapalissiano attraverso questo gesto. ”Io sono fiducioso-conclude-che, nonostante i pregiudizi, le cose possano cambiare. Io sono omosessuale e da anni vivo con il mio compagno che mi chiede di convolare a nozze. Ho un senso di paternità e in futuro mi piacerebbe avere figli. Credo che famiglia sia dove c’è amore, andando oltre il sesso. La scelta di sposare la mia cagnolina celebra proprio questo: le diverse forme dell’amore che bisogna esaltare e non stigmatizzare”.

A cura di Giacomo Colaprice