Un anno solo è passato dalla seconda elezione di Cosimo Cannito a sindaco di Barletta, ma in questo tempo molte sono state le dimissioni degli assessori avvicendatesi nella sua squadra di Giunta. Le motivazioni sono state varie per ogni caso, ma ciò non limita le voci sulla grave instabilità politica interna alla maggioranza, che pure è uscita largamente vincitrice alle urne nelle scorse Amministrative.

Tali avvicendamenti sono stati spesso sottolineati dalle opposizioni, preoccupate da questo continuo ‘stillicidio’ nel motore della macchina amministrativa di Cannito. Già la precedente esperienza dello stesso era stata connotata da importanti dimissioni assessorili, la più eclatante la ricordiamo nell’allontanamento dell’assessore Anna Maria Riefolo. Volendo dedicarci soltanto a questa esperienza in corso, non possiamo dimenticare le dimissioni di Katia Gianfrancesco in quota Forza Italia a soli due settimane dalla nomina nel luglio 2022, succeduta da Antonella Crescente nella squadra di governo cittadino, sempre per il partito di Berlusconi. Tuttavia la stessa Crescente sarà sostituita dopo sei mesi, durante il rimpasto, da Marcello Degennaro sempre proposto dagli azzurri, sempre con le deleghe principalmente allo Sport e alla Partecipazione.

In questo breve periodo ci sono state le clamorose dimissioni rientrate nel giro di poche ore dell’attuale assessore all’Urbanistica Pierpaolo Grimaldi, sempre esponente della stessa formazione politica del senatore Dario Damiani; ma il Sindaco intervenne per respingere queste dimissioni, convincendo Grimaldi a tornare sui suoi passi. Chiaro il fermento che si respira in Forza Italia a Barletta.

Siamo a gennaio 2023 e l’esecutivo cittadino conosce le dimissioni dell’ex assessore Michele Loconte, che aveva le deleghe alla Polizia Municipale questo in quota per la lista civica “Barletta al Centro”, che abbandona per motivi personali. A questo farà seguito, dopo il rimpasto, Elisa Spera revocata dall’incarico da pochi giorni, sempre come espressione della lista che fa riferimento ai consiglieri comunali Flavio Basile, Gennaro Calabrese, Michele Trimigno. In quegli stessi giorni Cannito completava un doveroso “riequilibro politico” della squadra di Giunta, nominando Anna Maria Scommegna, espressione della lista “Amico” la stessa Spera alla Polizia Municipale, Rosaria Mirabello per la lista del Sindaco ai Servizi Sociali e, come detto, Marcello Degennaro per Forza Italia. Il Sindaco ha in questi mesi ha mantenuto per sé l’importante delega all’Ambiente.

Era lo scorso fine aprile quando l’ex assessore al Bilancio, Giuseppe Germano in quota Fratelli d’Italia ha annunciato le sue dimissioni “per impegni professionali fuori città”, vicino al consigliere Memeo. Questo è stato sostituito agli inizi del maggio scorso da Davide Campese, sempre per il partito di Giorgia Meloni, questo vicino al consigliere Antonucci.

Di giovedì scorso la notizia della revoca dell’incarico per l’ex assessore Spera, che ieri in conferenza stampa ha contribuito a sollevare perplessità sulla decisione che potrebbe essere collegata all’invio di una PEC inviata dai consiglieri comunali del suo gruppo di riferimento, e che porrebbero l’attenzione sul ruolo giocato dal Presidente del Consiglio Comunale Marcello Lanotte. La vicenda non è ancora chiarita, ma si attendono al più presto delucidazioni anche per chiarire la trasparenza e la non influenza delle istituzioni comunali preposte.

In conclusione di questo excursus, si evidenzia la forte tribolazione di questa maggioranza; fisiologica direbbero molti. Probabilmente i problemi nella maggioranza di Cannito non cesseranno presto, auguriamoci che non diano risultati negativi per l’azione amministrativa della città, che invece dovrebbe esulare dalle brame dei consiglieri comunali, singoli o in gruppo.