Un anfiteatro riportato a nuova vita, dall’oblio a opera d’arte: è quanto veicolato tramite la pagina ufficiale di Legambiente Barletta solo poche ore fa, attraverso foto che immortalano i gradoni dell’anfiteatro dei Giardini Baden Powell ornamentati da dipinti.

Non è iniziata certo ieri la riqualificazione di un’area verde della Città della Disfida tanto preziosa quanto lasciata al dimenticatoio nell’ultimo decennio: già da tre anni Legambiente Barletta ha impugnato la zona, incancrenita dall’incuria e dalla fama indecorosa che gravava sul suo nome.

Tanti gli interventi messi in pratica, da attività di clean up alla lustrazione dei muri, dal recupero e manutenzione delle panchine presenti a migliorie nella salvaguardia del patrimonio arboreo fino alla sistemazione dell’impianto idrico, in quanto malfunzionante era la pompa per l’acqua che non consentiva lo smaltimento dell’acqua piovana.

Da sempre precipua in questa missione civilizzatrice e di ripristino la presenza delle nuove generazioni, che non è mancata neanche in quest’ultima occasione. In collaborazione con l’associazione culturale ScartOff, in prima linea sui temi di riuso, riciclo e artigianato, i giovanissimi ‘progettisti’ dell’IISS Léontine e Giuseppe De Nittis hanno infatti partecipato alacremente all’attività di decoro nei Giardini Baden Powell, ispirati proprio da uno degli schizzi da loro ideati.

I volenterosi hanno ripulito l’area, realizzato le pitture e anche la struttura in ferro che circonda l’anfiteatro.

Soddisfatti e grati i volontari di Legambiente, forieri infaticabili di iniziative che riescono a geminare soprattutto nei più giovani il senso profondo della civiltà. Come simbolo di riconoscimento e omaggio hanno infatti premiato i ragazzi con una ‘targa’ dell’associazione ambientalista insieme al nome di ScartOff, un meritato ‘ingresso’ nella grande famiglia Legambiente.

«Credo che la nostra vittoria più grande – ha dichiarato il Presidente di Legambiente Barletta Raffaele Corvasce – sia quella di aver coinvolto tante realtà territoriali, brave realtà territoriali, e averle fatte convergere in uno spazio che fino ad ora era dimenticato. Stiamo facendo rete con tantissime realtà tra cui le scuole, il dipartimento di salute mentale, la Asl, per una Barletta migliore. Io credo che questo sia uno dei più grandi meriti che ci dobbiamo riconoscere».

 

A cura di Carol Serafino