Tra le certezze per la nuova stagione del Barletta targato 2023/2024 ci sarà un dato: quella a disposizione nel neotecnico Ciro Ginestra sarà una difesa del tutto rinnovata.

Dopo essersi distinta nella scorsa stagione per rendimento e continuità, tanto da salire sul gradino del podio dietro a Nardò e Brindisi, la retroguardia del Barletta non potrà contare sull’apporto di due pilastri come Massimo Pollidori e Andrea Petta. Se per l’ormai ex capitano biancorosso è arrivato un addio amaro nella scorsa settimana dopo noti dissapori con il presidente Mario Dimiccoli, il centrale siciliano è destinato ad accettare la proposta di una Team Altamura sempre più ambiziosa. Due pedine non semplici da rimpiazzare, due pedine che, oltre all’apporto dato in fase di contenimento, non disdegnavano a capitalizzare: tre le reti totali per Pollidori, due per Andrea Petta. Non figureranno nemmeno nella nuova rosa, Marangi e Visani, quest’ultimo conteso da squadre di Eccellenza e Serie D, mentre è da valutare la posizione di Peppe Telera.

Al solo Milella, schierato spesso come terzino ma formato calcisticamente come centrocampista, saranno affiancati elementi nuovi. Certi gli arrivi di Lacassia, Sepe e Venanzio, già ufficiosamente annunciati dal responsabile area tecnica Pavarese nel corso della prima conferenza stampa, si cercano ora nuovi profili per rimpinguare un reparto numericamente contato. Probabile l’imminente ufficializzazione del classe 2000 De Marino, così come è in dirittura d’arrivo la trattativa con Lobosco, lo scorso anno in forza al Manfredonia in Eccellenza. Profili che indicano che sarà sicuramente un reparto ringiovanito rispetto allo scorso anno, ma che lasciano un importante quesito. Ci saranno acquisti di esperienza per alzare il livello della difesa? Non è una formula matematica, sia chiaro, ma è indubbio che per vincere il campionato servano elementi di caratura in ogni ruolo. E con i ”big” in difesa praticamente accasati o quasi nei club rivali, serve un segnale anche da parte del Barletta. Si sa, chi ha vinto in questa categoria aiuta ad alzare il livello complessivo della squadra, così come fornisce quella compattezza necessaria che è stata elemento trainante nella scorsa stagione e in grado spesso di sopperire alle mancanze del reparto avanzato.

A cura di Giacomo Colaprice