Non è certo un bel momento per il patrimonio arboreo della città: tante, troppe e frequenti le cadute di alberi o di parte di essi; dopo la cementificazione di fusti davanti all’ex Distilleria, venerdì scorso nelle prime ore della serata un grosso ramo si è staccato da un albero nella centralissima piazza Plebiscito, causando danni a un’auto parcheggiata ma fortunatamente non a persone.

C’eravamo occupati già della questione, commentando gli accadimenti delle scorse settimane con Lello Corvasce di Legambiente: l’emergenza di cui ci aveva parlato, sta diventando una vera e propria ecatombe del patrimonio arboreo della città, già di per sé scarno e insufficiente. Il responsabile di Legambiente Barletta lamentava una pessima e disastrosa gestione del verde pubblico da molti anni questa parte.

«Dalle foto degli alberi che stanno cadendo o si stanno sbrancando – chiarisce Corvasce – come l’ultimo, si può notare che dentro sono completamente marci. Per marcire un albero ed essere cavo all’interno, significa che ha subito il lavoro di patogeni, di funghi e parassiti che hanno lavorato per anni e anni fino a renderli degli scheletri. Non è una cosa che capita dall’oggi al domani».

Una denuncia chiara, che torna a far sentire l’urgenza di procedere con l’ormai noto censimento del patrimonio arboreo cittadino, più volte annunciato dalle varie Amministrazioni; è chiaro che non potrà trattarsi di una semplice elencazione delle piante presenti, ma anche si dovrà procedere ad un’analisi dello stato di salute di ogni essenza. «Purtroppo – prosegue Corvasce – c’è chi vede che gli alberi hanno le chiome appesantite e c’è chi invece comprende che la chioma appesantita non è il problema, ma il problema è l’albero cavo che non regge 1 kg di chioma in più. È questa la realtà dei fatti, solo che è un problema culturale, noi di Legambiente, questa pessima gestione la denunciamo da anni e abbiamo sempre ipotizzato lo scenario che oggi stiamo vivendo»

«Invitiamo l’Amministrazione ad eseguire un’accurata verifica dello stato di salute degli alberi e di tutte le aree verdi della città, in modo da poter intervenire con la necessaria manutenzione a tutela sia dell’incolumità pubblica che degli stessi alberi», così Cosimo Matteucci dell’Ambulatorio Popolare, che da diversi anni si occupa volontariamente proprio dei giardini di piazza Plebiscito. Ma chiariscono dall’associazione che la manutenzione degli alberi non è di loro competenza.