1° settembre, è il giorno del 177° anniversario della nascita di un illustre barlettano, troppo spesso dimenticato dalle commemorazioni locali, Carlo Cafiero.  Il celebre politico e pensatore ottocentesco, che nacque da una delle famiglie più importanti della città. Padre dell’anarchismo europeo.

Fu coevo e amico, nonché frequentatore del salotto della casa parigina del noto impressionista barlettano Giuseppe De Nittis. Nato da Ferdinando e Luisa Azzariti, terzogenito di sei figli; la sua casa natale è il palazzo in corso Vittorio Emanuele, 111, dove oggi è posizionato un busto in sua memoria con una lapide di commemorazione.  Nel 1946, in occasione del centenario dalla sua nascita venne lì esposto il busto, realizzato con marmo di Carrara; interessante è che l’opera era stata realizzata già nel 1922, ma esposta solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, non potendola esporre durante il regime fascista.

Cafiero fu in contatto stretto con Karl Marx, di cui curò il primo compendio del Capitale, e soprattutto con l’anarchico e rivoluzionario russo Michail Bakunin.  Da qualche mese, successivamente ad un restauro realizzato dall’associazione Collettivo Exit nel 2017, è stato illuminato contribuendo a renderne più incisiva la memoria anche ai passanti.