La seduta pomeridiana del Consiglio comunale, riunitasi ieri presso la sala consiliare di via Zanardelli si è concluso con la non approvazione dei debiti fuori bilancio previsti negli ultimi punti all’ordine del giorno, a causa dell’assenza di molti consiglieri di maggioranza (Antonucci, Cefola, S. Mele, Memeo, Basile, Calabrese, Trimigno, Fiorella, Piccolo, V. Tupputi, P. Mele, Rana, Maffione). Registriamo l’assenza completa del gruppo di Fratelli d’Italia, Barletta al Centro e diversi componenti della lista Cannito Sindaco. Questo chiaramente apre a diverse riflessioni sulla tenuta della Maggioranza e su eventuali lacerazioni interne.

La riunione della massima Assise cittadina è stata aperta come di consueto dalle interrogazioni e domande di attualità da parte dei consiglieri comunali all’Amministrazione. I prossimi giorni sembrano essere i risolutivi per le due importanti questioni che hanno riguardato l’attualità cittadina: la cosiddetta “cementificazione” degli alberi di via Vittorio Veneto e la sistemazione degli ascensori nel sottopassaggio di via Fracanzano/via Milano.

Come ricordato, il 17 agosto scorso c’è stato il primo intervento pubblico di condanna da parte del sindaco Cannito per l’uso erroneo che ha portato alla “cementificazione” dei colletti di alcuni alberi di via V. Veneto, per i lavori della realizzazione del “secondo fronte della stazione ferroviaria”, con l’ordine da parte del Primo cittadino di rimuovere seduta stante il manufatto cementizio; il 23 agosto gli uffici tecnici del Comune diffidavano Ferrotramviaria a rimuovere il manufatto, reclamando sanzioni per un ulteriore inottemperanza; fino ad oggi, si evince dalla risposta dell’assessore all’Urbanistica, Pier Paolo Grimaldi, sono stati tre i sopralluoghi da parte dell’agronoma comunale, disponendo l’immediata ‘liberazione’ dei colletti per le radici delle piante. Inoltre, Grimaldi fa sapere che Ferrotramviaria si è impegnata ad eseguire domani (ndr, oggi) i lavori per la rimozione di quel marciapiede che tanto ha fatto discutere in queste settimane. Una volta rimosso il manufatto, si procederà alla valutazione dei danni, e l’eventuale applicazione delle sanzioni in base a quanto disposto dal Regolamento comunale del verde pubblico.

Come è noto, tra fine settembre e inizio ottobre la Litoranea di Ponente “ Pietro Paolo Mennea” ospiterà i campionati mondiali di Coastal Rowing, per questo il gruppo consiliare PD ha chiesto urgenti interventi di manutenzione e ripristino del decoro dell’area, interventi che sarebbero stati meglio se realizzati all’inizio della stagione estiva, visto che in questa stagione numerosi cittadini e visitatori affollano quell’area.

Il primo punto all’ordine del giorno è stata l’approvazione di una variante, per la realizzazione di un progetto tanto atteso, cioè quello che riguarda il “raddoppio della tratta ferroviaria Andria – Barletta: il provvedimento è stato illustrato dall’assessore all’Urbanistica Grimaldi, con l’intervento dell’ing. Pio Fabietti di Ferrotramviaria che sta realizzando l’importante progetto con la Regione Puglia. Questo lavoro fa ricordare il triste episodio luttuoso del 2016, riallacciando, finalmente, il collegamento con l’Aeroporto di Bari. L’ingegnere ha ricordato i lavori saranno terminati entro giugno 2026. La variante è stata approvata all’unanimità dei presenti.

Importante la discussione riguardo la Bar.S.A. richiesta dall’opposizione, ascoltando le risposte dal presidente del CDA della municipalizzata, Alfonso Mangione. La “tariffazione puntuale” sembra una realtà ormai prossima: tra qualche mese, nelle promesse di Mangione, si potrà dare avvio ad un pagamento più giusto attraverso importanti investimenti, frutto anche di progetti all’interno del PNRR; l’obiettivo “Rifiuti zero” resta come principio guida nelle prossime scelte. Come sollecitato nell’intervento della consigliera Scommegna (PD) sarà importante pensare al lavaggio dei cassonetti e al loro posizionamento, spesso selvaggio, per le attività commerciali del centro storico; queste, infatti, sarebbero tenute a tenere sempre i loro cassonetti all’interno dei loro locali, invece la realtà è differente. Spicca, inoltre, la riduzione di qualche punto percentuale della raccolta differenziata negli ultimi anni.

Dopo di questo è avvenuto l’inatteso(?): come detto sopra, la maggioranza si è dileguata quasi completamente restando solo in 9 consiglieri, che sommati ai 7 di opposizione non hanno raggiunto il quorum necessario per l’approvazione dei debiti fuori bilancio.