Sul campo sarà una partita come tutte le altre, assicurano i diretti interessati, ma l’entusiasmo, l’attesa e la cornice rendono assolutamente unico il derby del Degli Ulivi. Alla sfida con la Fidelis il Barletta ci arriva sulla spinta di un settebello di risultati utili consecutivi, filotto che ha permesso di cambiare le prospettive della classifica e proiettarsi fino alla quinta posizione, a +2 proprio sui biancoazzurri e con 2700 tifosi presenti nel settore Ospiti dello stadio di Andria a supporto. Numeri che non hanno nulla a che fare con il calcio di Serie D ma che non devono far perdere di vista la parola chiave nello spogliatoio biancorosso, più volte ribadita davanti ai microfoni in conferenza dal direttore generale Beppe Camicia: equilibrio. Di certo c’è che fare risultato ad Andria permetterebbe di dare continuità agli ultimi risultati e iniziare con il piede giusto un poker terribile di partite che vedrà il Barletta sfidare nell’ordine altre big del campionato come Altamura, Casarano, Martina e Fasano.

Nel percorso di avvicinamento al derby non ha invece parlato Ciro Ginestra. Quella del Degli Ulivi sarà una partita particolare per l’allenatore biancorosso, che ad Andria si è seduto in panchina da ottobre del 2021 alla fine di gennaio del 2022 in Serie C: quell’addio fu consumato non senza polemiche e frizioni con la tifoseria dopo un acceso botta e risposta con l’allenatore successivo al ko casalingo con il Campobasso. Quasi due anni dopo Ginestra torna in quello che è stato il suo stadio e c’è curiosità per decifrare l’accoglienza che gli sarà riservata. L’attuale allenatore del Barletta e Camicia non sono gli unici ex della partita su sponda biancorossa: l’elenco include anche Marsili, ad Andria per una dozzina di partite nel 2012, Lacassia – protagonista con Panarelli nella difesa a tre – e De Marino, in biancoazzurro da comprimario due stagioni fa.

Quest’ultimo è certo di un posto tra i titolari al centro della difesa nel 4-3-3, assetto sposato da Ginestra ormai da settimane e che ha garantito maggiore compattezza in fase difensiva e più presenza nell’area avversaria. Ci sono però almeno tre dubbi nelle idee dell’allenatore biancorosso: Sapri ha smaltito lo stato influenzale che lo aveva tenuto fuori dai giochi nel 3-2 con il Gravina ma resta in ballottaggio con Provitolo per un posto tra i pali. A centrocampo – dove è out per squalifica Fornaro – Marsili, Cafagna e Marconato sono in lizza per due posti. In attacco tutto ruota intorno al rientro tra i titolari di Schelotto, assente nell’ultimo turno di campionato. Se El Galgo gioca dal 1′, uno tra Russo e Ngom parte dalla panchina con Diaz certo di un posto come riferimento avanzato. Reclamano spazio anche Marilungo e Caputo.