“Il consiglio comunale tenutosi ieri ha messo in evidenza, per l’ennesima volta, la totale incapacità dell’attuale amministrazione comunale di gestire la cosa pubblica. La pace cannitiana – i consiglieri comunali di Coalizione Civica, Carmine Doronzo e Michela Diviccaro –  è durata appena un mese. Dopo la crisi di maggioranza delle scorse settimane, apparentemente rientrata con il solito rimpasto di assessori, nel corso dell’ultima seduta consiliare abbiamo assistito al feroce scontro interno tra gli esponenti di Forza Italia e quelli di Fratelli d’Italia.

A nulla sono servite le cerimonie contro la violenza maschile sulle donne con cui si erano aperti i lavori nel primo pomeriggio, sì perché lo spettacolo al quale abbiamo assistito ha messo in mostra urla, minacce e prove di forza che poco hanno a che fare con un comportamento esemplare e democratico.

Come ormai ci hanno abituati, anche questa volta a far scricchiolare la maggioranza è stato un provvedimento di natura urbanistica portato al voto dell’aula senza un preventivo confronto tra le forze politiche che sostengono Cannito. Dopo un primo tentativo di rinvio, non andato a buon fine, a far surriscaldare gli animi è stato un emendamento promosso dalla consigliera Mele (FdI) su suggerimento del sindaco, e sottoscritto da una decina di consiglieri di maggioranza ma mal digerito dal presidente del consiglio comunale Lanotte (FI), il quale avrebbe dato ordine ai suoi di abbandonare l’aula.

A seguito della mancanza del numero legale per proseguire i lavori, il sindaco ha di suo pugno scritto e poi consegnato al segretario generale una lettera di dimissioni alla quale sono seguite urla e improperi tra assessori e consiglieri di maggioranza, in un “tutti contro tutti” che non lascia spazio a dubbi. Il giocattolo della destra barlettana si è rotto!

Purtroppo non è la prima volta che assistiamo a scene simili e siamo costretti a ribadire la nostra totale estraneità sia dai metodi utilizzati, sia dalle forze politiche che, per motivi mai svelati, continuano a tenere in ostaggio un’intera città. Proprio per queste ragioni invitiamo tutte le forze politiche, comprese quelle di opposizione, a concentrarsi sulla risoluzione dei problemi reali dei cittadini e a tenersi fuori da queste diatribe interne che non fanno altro che lasciare la città nell’ingovernabilità e nel caos, mentre al sindaco chiediamo di abbandonare il vittimismo che lo contraddistingue e di assumersi pubblicamente le proprie responsabilità nei confronti di tutta la cittadinanza, in quanto è il principale artefice della propria squadra di governo, evidentemente troppo rissosa ed incapace di amministrare con serietà e giudizio”.