Fermo, breve e deciso. Il Primo cittadino ha convocato, questa mattina presso Palazzo di Città, una conferenza stampa per esporre le motivazioni del ritiro delle sue dimissioni e per chiarire le condizioni politiche che consentiranno alla maggioranza di centrodestra di continuare nella propria attività di governo della città.

Sicuramente la frase che più ha fornito la chiave di lettura è stata quella con cui ha dichiarato l’estromissione del Presidente del Consiglio comunale, Marcello Lanotte, dalla propria maggioranza. Lanotte, finora esponente di Forza Italia, sarebbe diventato per Cannito il motivo di diverse divergenze politico-amministrative: «Le dimissioni sono state presentate per situazioni conflittuali causate da divergenze politiche e personali che nulla avevano e hanno a che fare con il ruolo che ciascun Consigliere comunale è chiamato a svolgere in forza del consenso elettorale ricevuto e finalizzato al solo fine di ben amministrare la nostra città. Ho sopportato tutto, abusando della mia pazienza io stesso, pur di andare avanti e amministrare la città nei migliori dei modi, ma alla luce dei fatti mi corre l’obbligo di comunicare che questi conflitti sono stati sostenuti ed alimentati dal Presidente del Consiglio comunale, avv. Marcello Lanotte con la precisa volontà di creare fibrillazioni nella maggioranza e con l’obiettivo dichiarato di far cadere l’Amministrazione comunale per realizzare un personale progetto politico».

La conferenza stampa, in realtà, è stata la lettura di una dichiarazione del Sindaco, senza ulteriori domande da parte dei giornalisti presenti. Ciò potrebbe avere ripercussioni importanti sulla tenuta della maggioranza, essendo Forza Italia il gruppo consigliare più numeroso. A questo punto, il Presidente del Consiglio comunale dovrà decidere se dimettersi da questo ruolo. Tuttavia, ricordiamo che nei giorni scorsi il Primo cittadino aveva ricevuto il sostegno pieno sia da parte di un’assessore sempre in quota Forza Italia cioè Marcello Degennaro, sia del sen. azzurro Dario Damiani. Vedremo nelle prossime settimane se i problemi interni alla maggioranza di Cannito si chiamavano soltanto Lanotte.

«Numerosi sono stati gli incidenti politici e amministrativi – ha così proseguito il Primo cittadino nell’intervento qui pubblicatopianificati e attivati, come quello della raccolta delle firme presso un notaio, i diversi sgarbi durante le riunioni di Consiglio comunale nei confronti del Sindaco e non solo; il fermo di atti di Giunta proposti da altri assessori, perché non sottoposti al suo preventivo placet; l’ordine agli assessori di Forza Italia di non partecipare alle Giunte, l’ordine al capogruppo di Forza Italia di non partecipare alle riunioni dei capigruppo; le dichiarate avversioni personali verso alcuni assessori ed ex assessori, il tentativo di accordo con esponenti regionali con l’offerta della mia testa politica e far cadere l’Amministrazione».

Cannito ha confermato un chiarimento interno alla maggioranza per cui ha ritenuto di ritirare le dimissioni annunciate all’indomani della seduta consigliare del 24 novembre, esplicitamente estromettendo l’avv. Marcello Lanotte, consigliere comunale eletto con Forza Italia dalla maggioranza che lo sostiene, per cui manterrà la carica di presidente poiché questa delega viene determinata unicamente dalla stessa assemblea: «Il presidente del Consiglio comunale, l’avv. Marcello Lanotte, in quanto consigliere comunale non è più facente parte della maggioranza di cui attualmente al governo della città».