«La chiusura delle redazioni provinciali del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno è una notizia che addolora, per i risvolti umani e sociali di tale decisione. Dall’8 gennaio sono 29 i giornalisti collocati in cassa integrazione, tra i quali cinque della redazione di Barletta Andria Trani». Lo dichiara il senatore di Forza Italia Dario Damiani.

«Da anni purtroppo l’editoria tradizionale attraversa una profonda crisi, che diventa tangibile per tutti quando a pagarne il prezzo è il diritto dei cittadini al pluralismo dell’informazione. Le redazioni provinciali dello storico quotidiano meridionale hanno svolto per decenni un eccellente lavoro, raccontando i territori con rigore giornalistico ma anche con empatia e umanità, cifra che ne ha decretato l’apprezzamento unanime dei lettori. Un appuntamento irrinunciabile sfogliare la mattina il quotidiano: negli ultimi anni, se è innegabile che l’evoluzione delle nuove tecnologie abbia rivoluzionato la fruizione dell’informazione, è pur vero tuttavia che raccontare storie e saperle raccontarle bene, con onestà e verità, è un’esigenza diventata sempre più viva.

La Gazzetta del Mezzogiorno vanta un capitale umano ineguagliabile di professionalità che non possono e non devono restare escluse, pena l’impoverimento della qualità dell’informazione. Ogni trasformazione, per quanto difficile da affrontare, non è mai solo negativa ma porta con sé anche nuove opportunità. Mi auguro perciò che l‘Editore sappia intercettare tali nuove opportunità sul mercato in evoluzione, individuando un percorso alternativo che consenta ai giornalisti di tornare presto a svolgere il loro lavoro. Agli amici della Redazione Bat, ai quali mi lega un rapporto ormai trentennale di affetto e stima, va tutta la mia vicinanza personale in questo difficile momento e i migliori auguri per una rapida soluzione di questa spiacevole vicenda»