Una finestra che apre le menti, una finestra da cui si scorge il mare simbolo di libertà e grandezza, oltre che fattore principale del paesaggio di Barletta. È questo ciò che viene rappresentato dall’ultimo intervento artistico, in pieno stile street art, di Borgiac con un piccolo murale eseguito a due passi dalla stazione ferroviaria e dalla storica Scuola elementare “M. d’Azeglio”.

Proprio lì, nei giardini “Giusepe De Nittis”, alle spalle di dove è allocato un importante richiamo alla “Barletta Antifascista” in onore dei fratelli Cervi, di cui proprio il 28 dicembre scorso sono trascorsi 80 anni dalla loro uccisione, dove da diverse settimane era stata vandalicamente disegnata una svastica. Il truce significato di quel simbolo è diventato, grazie alla fantasia di Borgiac, apertura al mondo. La semplicità dei colori dell’opera del maestro barlettano rappresenta una sorta di respiro a pieni polmoni invocante la libertà di cui il mare è portatore. Un importante piccolo contributo per la città, che si va sempre più riempiendo dei colori grazie a Borgiac.

«Ho sentito che potevo guardare quel segno – ha detto Borgiac ai nostri microfoni – da un altro punto di vista. L’uomo sbaglia proprio perché è un uomo. Ma si può sempre riflettere un po’ di più sugli errori o orrori che si commettono. Per questo si studia la storia. Per cercare di non commettere gli stessi errori in epoche diverse. So che non è facile. Ma ogni tanto la storia apre una nuova finestra la’ dove non te lo aspetti. Fa un salto e prende un’altra direzione. Dipende anche da noi».