Terza sconfitta in cinque partite della gestione Bitetto, terza partita di fila senza andare a segno, ultimo posto che ora fa paura a soli quattro punti di distanza: dalla trasferta di Ugento rientra un Barletta sconfitto di misura dal Gallipoli ma senz’anima. Un risultato che l’allenatore biancorosso Dino Bitetto commenta con delusione.

La discesa verticale di Diaz e compagni è palese: soli tre punti conquistati nelle ultime nove partite, vittoria assente dal 3-2 del 12 novembre sul Gravina. Due mesi fa, prima del derby di Andria, la squadra era quinta e in zona playoff. Oggi è sestultima alla pari con l’Angri, a +3 sulla coppia Gravina-Santa Maria Cilento e +4 sul terzetto formato da Bitonto, Gallipoli e Palmese. Le lacune di un organico venduto mediaticamente in estate come adatto a lottare per il vertice, palesi già a settembre, si evidenziano di gara in gara, e le operazioni di mercato condotte da novembre ad oggi hanno avuto l’effetto di abbassare il monte ingaggi e parallelamente la qualità in organico. In estate la società ha deciso di fare all-in, facendo piazza pulita di una squadra e uno staff capaci di arrivare al quarto posto, da underdog del torneo. Come sanno anche i discreti intenditori di poker, però, fare all-in comporta rischi. E il Barletta di quest’anno se li sta prendendo tutti. Solidità intermittente e sterilità offensiva accompagnano le domeniche biancorosse da diverse settimane.

In attesa che la dirigenza intervenga con il “tesoretto” sul mercato annunciato in pompa magna tra fine novembre e dicembre ma sin qui rimasto inspiegabilmente inutilizzato, il campionato non attende. Domenica al Puttilli – dove il Barletta ha perso le ultime quattro partite – arriva un Nardò in salute e distante due punti dal primo posto. Come voltare rotta? Bitetto risponde così.