“Un bilancio, poco coraggioso, non al passo con i cambiamenti, carente di un’idea di sviluppo omogeneo della città, non aperto alle proposte dell’opposizione e frutto esclusivamente di ordini di scuderia figli di una pace apparente nel centrodestra. Il Partito Democratico ha votato contro”. Così il segretario cittadino dem Cosimo Bruno, la capogruppo Rosa Cascella e i consiglieri in seguito all’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026.
“Le note dolenti – spiegano i dem – sono davvero tante. Con rammarico dobbiamo riscontare che, oltre a non accogliere nessuna delle nostre proposte (al contrario di quanto fatto da noi a parti invertite) l’amministrazione non ha ritenuto assolutamente opportuno sottoporre l’intero provvedimento all’attenzione del mondo produttivo, sindacale ed associativo cittadino”.
“Questa maggioranza – proseguono Bruno e i consiglieri – ha presentato ed approvato, anche in ritardo rispetto al termine ordinatorio previsto dal TUEL, una manovra opinabile che risente dei pesanti tagli ai trasferimenti locali voluti fortemente dal governo Meloni (stesso colore politico dell’attuale amministrazione di centro-destra)”.
“Siamo davanti – aggiungono i dem – a un provvedimento poco ambizioso, che prevede l’aumento della tassazione sul patrimonio immobiliare e verosimilmente un ulteriore aumento della tassa rifiuti a causa della mancata applicazione della tariffazione puntuale e della scarsa attenzione alle buone pratiche legate alla raccolta differenziata con percentuali in discesa. Non emergono dati confortanti rispetto all’utilizzo dei fondi previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza (molti progetti approvati e non finanziati), mentre per quanto riguarda il piano triennale delle opere pubbliche vengono rilevate numerose criticità. Tornano le liste d’attesa per l’assistenza domiciliare integrata agli anziani e risultano non evase ben 818 domande di assegno di inclusione derivanti dall’abolizione del reddito di cittadinanza. Ancora  esigue le risorse per monitoraggio ambientale, sicurezza e sviluppo economico. Nessuna idea progettuale sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale”.
“Sullo sfondo di tutto questo la ritrovata armonia della maggioranza nel sostenere il provvedimento. Durerà? Per noi, anche alla luce del nervosismo dilagante in aula,  è soltanto una pace apparente. Da domani – concludono i dem – tornerà la caccia alle poltrone, unico vero obiettivo di una coalizione che pensa poco agli interessi della città”.