A maggio 2015 Domenico Vannella di 51 anni, la moglie Anna Dellatte, di 46 ed uno dei loro figli, Stefano Vannella di 25 anni erano stati arrestati dai poliziotti del commissariato di Barletta con l’accusa di gestire un florido mercato di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, cocaina ed eroina. Al momento dell’arresto furono trovati in possesso anche di banconote di vario taglio per una valore complessivo poco sotto i 50 mila euro.

In questi giorni, nell’ambito del processo con rito abbreviato ai componenti della famiglia Vannella il Gup del tribunale di Trani, Rossella Volpe ha inflitto 22 anni di carcere.
Successivamente infatti all’azione di Polizia, un’operazione congiunta di Polizia e Guardia di finanza, portò al sequestro del patrimonio detenuto dal nucleo familiare acquisito con i proventi dell’attività di spaccio. Le indagini relative ad un periodo di tempo compreso tra il 1998 e il 2014 portarono alla luce le fonti di sostentamento della famiglia Vannella la cui la situazione reddituale era assolutamente sproporzionata rispetto al loro tenore di vita.

Alla luce dei fatti il Gup Rossella Volpe ha condannato Domenico Vannella e la moglie Anna Dellatte alla pena di otto anni di reclusione e alla multa di 60mila euro ciascuno. Stefano Vannella, uno dei loro figli, è stato invece condannato alla pena di sei anni ed otto mesi di reclusione ed alla multa di 40mila euro. Confiscati inoltre i beni sequestrati lo scorso settembre nel dettaglio: 8 unità immobiliari, 4 autovetture, un motociclo, l’azienda in perdita ritenuta solo copertura dagli inquirenti e diversi conti correnti bancari.