Si è tenuta venerdì sera la tavola rotonda incentrata sul tema “Violenza alle donne: oltre gli stereotipi“, a Barletta, nel salone della chiesa dello Spirito Santo. Durante la serata è stata affrontata e discussa la tematica della violenza contro le donne attraverso una prospettiva particolare e diverse sfaccettature. Gli stereotipi di genere, i sessismi linguistici, la preclusione lavorativa e moltissime altre le argomentazioni che sono state sviscerate durante l’incontro a cui hanno partecipato professionisti operanti nel sociale per combattere e contrastare la violenza contro le donne.

Una serata organizzata e curata da una rete associativa e sociale composta dall’Osservatorio Giulia e Rossella Centro Antiviolenza Onlus operante nella città di Barletta, da Cartella di Legno, associazione culturale e teatrale, dal Centro Studi Barletta in Rosa e molti che nel corso degli anni si affiancano per creare eventi di sensibilizzazione e informazione. Una serata che ha avviato il weekend dedicato alla celebrazione del 25 novembre, giornata istituita dalle Nazioni Unite per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un argomento purtroppo ancora attuale per il quale si continua a lottare e ad informare.

La serata, presentata dalla giornalista Viviana Damore (la scrivente ndr), è stata introdotta dai saluti di Don Filippo Salvo che ha voluto ospitare all’interno del salone dello Spirito Santo un momento di grande formazione e cultura. Nel corso della serata l’attore e presidente di Cartella di Legno, Christian Binetti ha portato in scena un monologo profondo interessante ed a tratti “violentemente reale”, attraverso il quale si analizza la violenza lessicale alle volte anche inconsciamente operata sulle donne a livello linguistico.

«Mi piace pensare e vedere che una rete fatta di associazioni culturali come Cartella di Legno e attività operanti nel settore come l’Osservatorio Giulia e Rossella ed il Centro Studi Barletta in Rosa, possano essere mezzi di comunicazione attraverso i quali far passare un messaggio. –ha dichiarato Christian Binetti ai nostri microfoni– Ho sposato questa causa in quanto credo sia bellissimo veicolare attraverso la propria voce, le proprie emozioni e sensazioni, come faccio personalmente recitando, con l’idea di condivisione e proiezione diversa di un messaggio così importante. Questa serata mi ha colpito profondamente per la presenza di Mariagrazia Vitobello, Tina Arbues e altre associazioni che ho abbracciato nel corso degli anni, oltre ovviamente alla cittadinanza che ha risposto con una presenza consistente.»

Preziosi gli interventi che si sono susseguiti, come quello di Tina Arbues, presidente dell’Osservatorio Giulia e Rossella Centro Antiviolenza Onlus che ha ricordato l’operato del centro antiviolenza nel corso degli anni e le modalità con le quali è possibile interfacciarsi con le operatrici, anche attraverso il numero antiviolenza nazionale 1522.

La dottoressa Mariagrazia Vitobello, presidentessa del Centro Studi Barletta in Rosa, oltre che insegnante di Lettere, ha disquisito, nel corso del suo intervento, di violenza lessicale e sessismo, da un punto di vista linguistico oltre che umano. La dottoressa Antonia Filannino, assistente sociale dell’Osservatorio Giulia e Rossella, ha dedicato il suo intervento all’informazione, ricordando che il centro è sempre operativo e a disposizione di chi ne abbia necessità, raccontando del primo approccio con le vittime e quali sono le modalità con le quali si procede per l’aiuto, mentre la dottoressa Laura Pasquino coordinatrice e consulente legale dell’Osservatorio Giulia e Rossella è intervenuta offrendo la sua prospettiva professionale sull’argomento.

In conclusione la proiezione del cortometraggio Rose Spezzate, presentato a Barletta in anteprima lo scorso settembre, curato dal Laboratorio Cinematografico per un progetto di Christian Binetti e Lucia Dipaola, che ha toccato nel vivo i presenti, parlando direttamente di emozioni e vita vissuta.