“Così è se vi pare”. Era abbondantemente passata la mezzanotte del 18 giugno quando il sindaco Cascella nel corso del consiglio comunale rispondendo alla citazione del consigliere del gruppo misto Gennaro Calabrese che lo definiva “Confuso e felice” tirando in causa Carmen Consoli citava il titolo della celeberrima opera di Luigi Pirandello rimanendo così nell’ambito della terra di Sicilia. “Così è se vi pare” dunque, così è ormai il consiglio comunale di Barletta, una vera e propria commedia pirandelliana dove “si recita a soggetto” volendo concederci noi, una citazione del poeta premio Nobel per la letteratura del 1934.

Questa situazione di continuo gioco delle parti di continua interpretazione di un ruolo da parte del sindaco e del Partito Democratico in preda a continue crisi di coscienza interna che lo portano in pochi mesi a passare dalla volontà di rimpasti di giunta alle richieste di giunte tecniche stanno rendendo il consiglio comunale di Barletta quanto di più lontano ci possa essere dall’interesse dei cittadini. Fa riflettere infatti che a seguire una seduta consiliare definita alla vigilia “decisiva” per le sorti dell’amministrazione non ci fosse che uno sparuto numero di cittadini.

L’assoluta mancanza di concretezza, l’assoluto distacco dalle problematiche reali che si avverte nelle discussioni consiliari degli ultimi tempi non ha potuto far altro che allontanare la cittadinanza da un’evento, il consiglio comunale, che dovrebbe invece rappresentare l’apice della democrazia cittadina e che dovrebbe godere di una partecipazione ampia ed appassionata. Del resto però, a pensarci bene, la sala consiliare è situata nei locali del teatro Curci: e dove sennò?