In riferimento al Protocollo d’Intesa stipulato tra la Regione Puglia, la Provincia BAT, il Comune di Barletta, l’Arpa (Autorità regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente) e il CNR-IRSA (Istituto di Ricerca Sull’Acqua), il quale ha fornito il supporto scientifico, è stato effettuato un incontro pubblico ieri pomeriggio, presso la Sala consiliare, per presentare le prime valutazioni relative al monitoraggio ambientale, legate soprattutto alla falda acquifera, adducendo particolare attenzione al legame delle fonti inquinanti di questa con le strutture della zona industriale di Barletta. Per effettuare tali studi sono state utilizzate diverse tecniche, focalizzando l’attenzione su matrici ambientali quali l’acqua e il suolo; lo studio mira a sviluppare le scelte strategiche per porre in essere i necessari interventi di messa in sicurezza e bonifica dell’area, con particolare attenzione alle possibili ricadute sulla salute dei cittadini. L’attività d’indagine è finalizzata alla comprensione delle singole problematiche interessanti l’area in esame, fornendo un inquadramento preliminare dello stato di contaminazione della zona. Diverse sono state le tecniche utilizzate per l’investigazione delle dinamiche con i relativi impatti ambientali: di particolare importanza risulta il processo, chiamato change detection, in grado di identificare significative differenze dello stato di un luogo osservandolo in tempi differenti; l’attività di campionamento delle acque sotterranee si è svolta nel periodo compreso dal 16 al 19 febbraio 2016, grazie all’utilizzo di ben 22 rilevatori (detti piezometri) ubicati presso l’area industriale a sud della città di Barletta. Su tutti i campioni sono state effettuate delle analisi chimiche per la determinazione delle acque campionate.

13467363_10208472611906255_1538807707_o 13509714_10208472612746276_226930972_oAl momento, pur essendo stato riscontrato in alcuni piezometri, superamenti di cromo esavalente, tricloroetilene, solfati, nitriti e selenio, non risulterebbe in questa fase, che ricordiamo essere ancora parziale, un diretto coinvolgimento della Timac con l’inquinamento della falda stessa. L’incontro di ieri è stato introdotto dall’assessore all’Ambiente, Antonio Divincenzo, e dalla moderatrice della serata, la giornalista Floriana Tolve. Sono intervenuti i rappresentanti di tutti gli organi coinvolti nel Protocollo d’Intesa, proprio nella giornata di convalida del sequestro della Timac da parte della Procura della Repubblica. Vito Felice Uricchio, del CNR-IRSA ha esposto le varie fasi procedurali che hanno condotto alla rilevazione di tali risultati, supportato dall’intervento di Giuseppe Gravina dell’Arpa Puglia; Ignazio Dimauro della Asl/Bat ha riferito il minuzioso e difficile lavoro che comporta la compilazione del registro tumorale insistente nella provincia Bat, avviato già dal 2006, promettendo l’inserimento di nuovi dati entro il mese di settembre prossimo: l’aumento più evidente in tutto il territorio provinciale è quello legato a tumori al fegato, con una media di gran lunga superiore a quella regionale. Uricchio ha ricordato che le soluzioni tecniche per risolvere queste problematiche inquinanti esistono. Una “falda lenta” che non consente, nell’immediato, di inquadrare ipotetiche ripercussioni inquinanti a valle dell’area incriminata, ma che consente anche di non allarmarsi, trovando delle soluzioni più ponderate.

13499793_10208472611146236_710651367_o 13517833_10208472626026608_1318425525_oIl dibattito conclusivo ha visto la partecipazione di molti del numeroso pubblico presente e dei rappresentanti delle varie associazioni ambientaliste della città, preoccupate della situazione ambientale in cui versa l’area industriale, così vicina ai lidi della litoranea di Levante. Sembrerebbe necessaria la presenza di più piezometri nell’area, con rilevazioni più frequenti, tornando anche a esigere il maggiore controllo dei tanti scarichi a mare di quelle e di molte altre aziende. Comunque i risultati sono pubblicati e consultabili sul sito istituzionale del Comune di Barletta.