Nessuno guidava il gommone. Nell’ambito delle indagini sul mezzo a motore ritrovato nelle campagne della Fiumara, alla periferia di Barletta, emerge un nuovo metodo utilizzato per far viaggiare la droga. Tutto è regolato da un accordo fra i trafficanti del posto e i trasportatori che scaricano la merce nel porto di Barletta. Secondo una ricostruzione, il gommone probabilmente era a bordo di una nave mercantile, magari proveniente anche da fuori il continente europeo, da dove è stato lanciato a una distanza inferiore alle 4 miglia dalla costa, per garantire che arrivasse destinazione. La particolarità è che lo sterzo e la manichetta erano bloccati in modo da non permettere al mezzo di sbandare.

Verso la riva, a quanto pare,  c’erano gli addetti del posto che controllavano con un binocolo l’andamento del gommone. Arrivato sulla spiaggia ci sarebbe stata una persona addetta a prelevare i panetti di droga per  portali via. Insomma, un vero rituale innovativo che permetteva ai trafficanti di farla franca in caso di avvistamento da parte delle forze dell’ordine. La scorsa domenica, però, qualcosa è andato storto e il gommone, forse a causa della troppo velocità, ha sfondato la recinzione di una campagna attirando l’attenzione dei cittadini. I malviventi hanno portato via ciò che hanno potuto, lasciando sul posto 1 chilo di marijuana.