L’arte come testimonianza del momento storico che stiamo vivendo: è l’arte del prof. Paolo Vitali, maestro dalla sensibilità molto acuta, che fotografa con le sue mani il momento tragico, unendolo alla festività e al profondo senso del Natale. Ci sorprende ancora una volta con la sua ultima opera: un presepe molto particolare, realizzato da un misto di scultura e pittura. Il significato è molto profondo, ed è leggibile sull’opera: “Gesù Bambino quest’anno non ha nemmeno il riparo di una grotta, ma nasce sulle macerie di Amatrice, Accumoli, Camerino, L’Aquila, Arquata del Tronto, Norcia…Aleppo”.

15658732_10210122860401436_1189498066_oUna forte denuncia volta a smuovere le Istituzioni nell’assumersi l’impegno di migliorare al più presto le condizioni di vita drammatiche di coloro che hanno perso, per catastrofe naturale come il terremoto o per la violenza delle guerre, la propria casa, “il proprio riparo”. Vuole essere anche un augurio a tutti i bambini del mondo affinché possano nascere in ambienti dignitosi, diversi dalle macerie cui la drammaticità del momento ci ha abituato, non lasciando più posto alla sofferenza. Questo è il modo dell’artista per augurare Buon Natale ai cittadini barlettani.

L’opera è esposta nell’atrio di Palazzo Della Marra.